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Parlamento Europeo - 13 luglio 1995
Diritti dell'uomo in Romania

B4-1025/95

Risoluzione sulla protezione dei diritti delle minoranze e dei diritti dell'uomo in Romania

Il Parlamento europeo,

A.visto che il 28 giugno il parlamento, la camera dei deputati e il senato della Romania hanno trovato un accordo su una legge sull'insegnamento,

B.considerando che la legge porterà a un ulteriore aggravamento della situazione delle minoranze in Romania,

C.visto che il governo rumeno ha fornito al Consiglio d'Europa assicurazioni quanto ai diritti delle minoranze,

D.visto che la Romania ha chiesto di aderire all'Unione europea,

E.considerando che in Romania si registrano ancora gravi violazioni dei diritti dell'uomo come la detenzione di prigionieri politici di coscienza, arresti arbitrari di membri della minoranza Rom, torture e maltrattamenti a danno di prigionieri,

F.esprimendo la propria preoccupazione perché la polizia e le forze di sicurezza romene hanno chiaramente una concezione scorretta dei propri compiti, nonché dei propri diritti e doveri,

G.esprimendo la propria preoccupazione perché dal 1990 in Romania si registra una recrudescenza del nazionalismo, che si dirige specialmente contro la minoranza Rom,

1.rileva con rammarico che la legge approvata il 28 giugno 1995 limita arbitrariamente i diritti delle minoranze nell'insegnamento, in particolare con gli articoli 22, 32, 118/124, 120/126, 121/127;

2.rileva che alcune materie di grande importanza, quali in particolare l'economia, l'ingegneria e il diritto, non possono più essere insegnate nelle lingue delle minoranze;

3.rileva che la legge pone un termine all'espansione delle scuole delle minoranze;

4.sottolinea, nell'auspicare che un giorno la Romania possa far parte dell'Unione europea, che ciò è possibile solo per un paese che rispetti i diritti dell'uomo e delle minoranze e chiede pertanto insistentemente alla Romania di non adottare misure che l'escludano dalla nostra Unione;

5.sollecita il Senato e la Camera dei Deputati della Romania a emanare una legge allo scopo di revocare la legge discriminatoria approvata in precedenza;

6.invita il governo della Romania a rispettare infine i propri obblighi internazionali in materia di diritti dell'uomo;

7.invita la Commissione e il Consiglio a mettere quanto prima a disposizione mezzi - per esempio nel quadro del programma PHARE - per l'addestramento della polizia e delle forze di sicurezza rumene in materia di diritti dell'uomo e dei propri compiti, diritti e doveri in uno Stato democratico di diritto, nonché a considerare prioritaria la realizzazione di tali corsi di addestramento dentro e fuori la Romania;

8.sollecita il governo rumeno a porre fine alla politica di accettazione della violenza nazionalistica e soprattutto a non consentire più l'impunità alle forze di polizia e di sicurezza che assistono passivamente agli episodi di violenza nazionalistica;

9.invita la Commissione e il Consiglio a riservare particolare attenzione alla problematica dei diritti dell'uomo intesa globalmente nelle loro attività con la Romania;

10.invita la Commissione parlamentare mista UE-Romania a inserire nell'ordine del giorno delle consultazioni e riunioni la problematica dei diritti dell'uomo intesa globalmente;

11.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e al governo della Romania.

 
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