A4-0172/95
Risoluzione sulla Conferenza dei ministri dell'ambiente che si terrà a Sofia nell'ottobre 1995
Il Parlamento europeo,
-vista la proposta di risoluzione dell'on. Collins e altri sulla Conferenza dei ministri dell'ambiente che si terrà a Sofia nell'ottobre 1995 (B4-0439/94),
-visti i risultati della Conferenza di Rio sull'ambiente e lo sviluppo, in particolare l'Agenda 21, la Convenzione sul clima e la Convenzione sulla biodiversità,
-vista la sua risoluzione del 25 giugno 1993 sui risultati della Conferenza paneuropea dei ministri dell'ambiente svoltasi a Lucerna dal 28 al 30 aprile 1993 ,
-visto l'articolo 130 R, paragrafo 2, del trattato CE, in base al quale la tutela dell'ambiente deve essere integrata in tutte le altre politiche comunitarie,
-visto l'articolo 45 del proprio regolamento,
-vista la relazione della commissione per la protezione dell'ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori (A4-0172/95),
A.considerando che il processo "Ambiente per l'Europa" offre ai ministri dell'ambiente dell'intera area coperta dalla Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite un'opportunità unica per discutere e decidere in merito all'attuazione dell'Agenda 21 a livello paneuropeo nonché agli sforzi congiunti che tale regione deve compiere per contribuire allo sviluppo sostenibile su scala mondiale,
B.considerando che il processo "Ambiente per l'Europa" è un elemento importante dello sviluppo dei paesi dell'Europa centrale e orientale e della Comunità di Stati indipendenti (CSI) in quanto contribuisce a evitare gli errori che i paesi occidentali hanno commesso nel loro sviluppo economico, errori che devono oggi essere pagati con tutta una serie di oneri che un'azione preventiva avrebbe evitato,
C.considerando che l'Unione europea dovrebbe assumere un ruolo di guida nel processo "Ambiente per l'Europa" e garantire che tutti i progetti finanziati nell'ambito dei suoi programmi PHARE e TACIS includano fin dalle prime fasi tutte le considerazioni ambientali necessarie,
D.considerando che il ruolo dei parlamenti nazionali dei paesi dell'Europa centrale e orientale e della Comunità di Stati indipendenti nel processo "Ambiente per l'Europa" deve essere rafforzato,
E.considerando che nel processo decisionale ambientale procedure democratiche aperte (quali la valutazione di impatto ambientale e l'accesso all'informazione ambientale) rivestono un'estrema importanza, in quanto costituiscono un presupposto dell'accettazione delle decisioni da parte dei cittadini dei paesi occidentali, centrali e orientali e della Comunità di Stati indipendenti,
Osservazioni generali
1.ritiene che la Commissione e gli Stati membri dell'Unione europea debbano mirare a rendere "Ambiente per l'Europa" un processo permanente;
2.ritiene che in tutti i nuovi trattati di associazione o di cooperazione che l'Unione stipula con paesi dell'Europa centrale e orientale e con la CSI debbano essere inseriti gli articoli 130 R, S e T;
3.sollecita dagli Stati membri e dalla Commissione un impegno sincero in ordine al "processo di Sofia" e deplora vivamente l'atteggiamento di alcuni Stati membri, che sembrano più interessati all'esportazione di prodotti e attrezzature delle proprie industrie ambientali che al benessere delle popolazioni e al risanamento dell'ambiente nei paesi dell'Europa centrale e orientale e della CSI;
Accordi da stipulare
4.chiede ai ministri presenti a Sofia di incaricare il gruppo operativo del Programma di azione ambientale di garantire che il Programma ambientale per l'Europa sia integrato nelle politiche non specificamente ambientali e nel finanziamento del progetto;
5.raccomanda che la Strategia paneuropea della paesaggistica e diversità biologica sia adottata e sia introdotta nella politica e nella legislazione degli Stati membri dell'Unione europea e dell'Unione stessa al più presto possibile dopo la Conferenza;
6.ritiene che il Programma ambientale per l'Europa dovrebbe essere approvato dalla Conferenza di Sofia ed essere una base creativa, orientata all'azione e ambiziosa per la sostenibilità in Europa;
7.esige che i progetti di direttive sull'Accesso all'informazione ambientale siano rafforzati tenendo conto delle osservazioni pertinenti, onde farne un valido strumento di democrazia e di decisioni ambientali efficaci e chiede che i paesi partecipanti decidano di avviare negoziati in vista di una Convenzione europea sull'accesso all'informazione ambientale;
8.chiede, in particolare, di garantire che gli obblighi definiti nelle direttive sull'accesso all'informazione ambientale
.riguardino l'informazione relativa agli effetti del degrado ambientale sulla salute umana;
.comprendano tutti gli enti pubblici in possesso di informazioni sull'ambiente (e non soltanto quelli responsabili della politica ambientale);
.comprendano gli enti privati che hanno responsabilità pubbliche;
.riguardino anche i parlamenti;
.prevedano un termine effettivo per fornire le informazioni ovvero per motivare il rifiuto di accesso all'informazione;
Il progetto
9.chiede all'autorità di bilancio dell'Unione, ai governi degli Stati membri, ai governi dei paesi partecipanti e ai governi degli Stati Uniti, del Canadà e del Giappone di assegnare maggiori finanziamenti al processo "Ambiente per l'Europa" per accelerare la concretizzazione delle loro promesse;
10.chiede che i paesi dell'Europa occidentale, centrale e orientale e la CSI adottino un atteggiamento più trasparente nei riguardi dell'informazione in merito alla selezione dei progetti, alle procedure di valutazione dell'impatto ambientale e al monitoraggio e alla valutazione di progetti e programmi;
Seguiti della Conferenza
11.chiede alla Commissione di presentare ogni anno al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sul modo in cui essa ha contribuito al processo "Ambiente per l'Europa";
12.chiede ai governi dei paesi dell'Europa centrale e orientale e alla CSI di incorporare programmi nazionali di azione ambientale nei loro programmi politici generali;
13.chiede inoltre loro di garantire che, nell'esecuzione dei programmi PHARE e TACIS, almeno il 30% delle richieste riguardi progetti di protezione dell'ambiente;
14.chiede ai ministri presenti a Sofia di decidere che i futuri progressi siano oggetto di ampie consultazioni a livello nazionale, con la partecipazione dei parlamenti, delle organizzazioni ambientali di cittadini e del settore industriale e che i relativi negoziati abbiano inizio immediatamente;
Osservazioni finali
15.sottolinea che il programma d'azione in materia di ambiente e salute approvato dalla Conferenza di Helsinki dell'Organizzazione mondiale della sanità nel giugno 1994 dovrebbe integrare il processo "Ambiente per l'Europa";
16.sottolinea che il programma TEMPUS dovrebbe intensificare i propri sforzi nel settore dell'istruzione e della formazione a lavori nel settore ambientale nei paesi dell'Europa centrale e orientale e nella CSI;
17.chiede all'Agenzia europea dell'ambiente di istituire un sistema di scambio di informazioni in materia di legislazioni e politiche ambientali in tutta l'Europa;
18.chiede ai governi dei paesi partecipanti di sforzarsi di meglio integrare gli aspetti inerenti all'ambiente nelle procedure decisionali del Fondo monetario internazionale, della Banca mondiale e della BERS;
19.è favorevole alla creazione di uno o più centri ambientali regionali per la CSI;
20.chiede ai parlamenti nazionali di tutta l'area coperta dalla Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UN-ECE) di accelerare la ratifica delle convenzioni ambientali;
21.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, a tutti i governi e agli altri organismi partecipanti alla Conferenza di Sofia nonché al segretariato della Conferenza (segretariato UN-ECE) e all'Agenzia europea dell'ambiente.