B4-1091, 1092, 1096/riv. e 1098/95/riv.
Risoluzione sulla ripresa degli esperimenti nucleari da parte della Francia
Il Parlamento europeo,
-richiamandosi alle sue precedenti risoluzioni concernenti la moratoria sugli esperimenti nucleari e, più in particolare, a quella del 15 giugno 1995 che condannava gli esperimenti nucleari condotti dalla Repubblica popolare cinese e sollecitava la Francia a non proseguire il suo programma di esperimenti nucleari,
A.considerando le varie proteste avanzate in tutto il mondo contro la decisione del Presidente francese di riprendere gli esperimenti nucleari e insistendo sul fatto che la libertà di manifestazione deve essere rispettata ovunque i cittadini vogliono esprimersi,
B.profondamente preoccupato per l'esperimento nuclerare, di potenza pari a 20 kilotoni, condotto dalla Francia il 5 settembre 1995 alle 23.30 (CET) sull'atollo di Mururoa, e deplorando che il Presidente francese abbia deciso di ignorare tutte le proteste levatesi dapprima nella stessa Francia e poi negli altri Stati dell'Unione europea,
C.considerando l'invito rivolto dalla Francia ai partner dell'Unione europea a sostenere l'iniziativa francese in nome della sicurezza comune,
D.considerando che il Presidente francese non ha consultato i partner europei prima di annunciare la decisione di riprendere gli esperimenti nucleari e che solo a posteriori questi ha sottolineato che essi sono interessati in sommo grado all'ammodernamento dell'arsenale nucleare francese,
E.preoccupato per le eventuali ripercussioni sull'ambiente e la salute, in particolare per le popolazioni dei territori vicini al sito degli esperimenti nucleari nella regione del Pacifico,
1.ricorda e ribadisce la sua ferma opposizione contro tutti gli esperimenti nucleari e il suo completo sostegno alla conclusione entro la fine del 1996 di un trattato sul divieto totale di tali esperimenti (CTBT) e considera che una proibizione assoluta degli esperimenti nucleari costituisca un obiettivo importante della comunità internazionale nell'ambito del disarmo e della non proliferazione;
2.condanna la decisione del Presidente francese di effettuare il primo esperimento nucleare, nonostante le proteste levatesi contro tale decisione e, più in particolare, le preoccupazioni espresse dai popoli del Pacifico meridionale;
3.rivolge un vivo appello al Presidente francese affinché annulli gli altri esperimenti nucleari previsti;
4.ribadisce che una politica volontaristica di cooperazione e disarmo controllato rappresenta il migliore garante della pace e rivolge un nuovo appello all'Unione europea affinché svolga un ruolo propulsivo nell'attuazione di una politica siffatta attraverso il ricorso a un'azione comune in tal senso, in applicazione dell'articolo J.3 del trattato sull'Unione europea;
5.ritiene che l'iniziativa francese rischi di rilanciare la corsa agli armamenti nucleari e costituisca pertanto un ostacolo alla distensione e alla pace, mettendo a repentaglio la proroga del trattato di non proliferazione delle armi nucleari; al riguardo condanna ogni tentativo volto a giustificare la necessità di sviluppare gli arsenali nucleari a scopo di sicurezza;
6.si stupisce che tale decisione sia stata adottata senza consultazione né addirittura informazione preventiva dei partner dell'Unione europea;
7.chiede la convocazione di un Consiglio europeo straordinario sulla politica di sicurezza comune; prende positivamente atto degli impegni assunti dal governo francese a favore della conclusione di un trattato di interdizione completa degli esperimenti nucleari e invita tutti gli Stati dell'Unione europea a ratificare definitivamente il trattato di non proliferazione nucleare;
8.si propone di organizzare una discussione sulle prospettive di una politica europea di difesa nei termini stabiliti nel trattato sull'Unione europea;
9.chiede che il problema sia aggiunto all'ordine del giorno della 94a Conferenza interparlamentare, a norma dell'articolo 15 dello statuto dell'Unione interparlamentare e dell'articolo 11 del regolamento della Conferenza;
10.ritiene che gli "esperimenti di armamento nucleare" debbano essere considerati "esperimenti particolarmente pericolosi", ai sensi dell'articolo 34 del trattato CEEA; chiede che la Commissione, custode dei trattati, definisca chiaramente quali esperimenti debbano essere classificati, conformemente alle disposizioni di detto articolo, nella categoria degli "esperimenti particolarmente pericolosi";
11.deplora il fatto che le autorità francesi non abbiano inviato, prima di procedere al primo esperimento, tutti i documenti necessari, che avrebbero dovuto consentire alla Commissione di esaminare il fascicolo e a esperti nazionali indipendenti di stilare un elenco di tutti gli effetti sanitari di tali esperimenti;
12.denuncia che, in conseguenza di ciò, non siano state sottoposte a un esame approfondito e minuzioso le potenziali ripercussioni degli esperimenti sull'ambiente né l'adozione di misure o azioni complementari in materia di salute e sicurezza, nel rispetto delle dosi massime di radiazione di cui al trattato CEEA;
13.invita la Commissione a dare piena e immediata applicazione agli articoli 34 e 35 del trattato CEEA e, in tale ottica, a esaminare assieme a esperti indipendenti e imparziali le informazioni fornite sugli esperimenti nucleari francesi;
14.invita la Commissione, ai sensi dell'articolo 141 del trattato CEEA, a emettere quanto prima un parere motivato sul mancato rispetto del trattato da parte del governo francese e a ricorrere alla Corte di giustizia qualora il governo francese non si adeguasse a detto parere;
15.incarica il suo Presidente di consegnare personalmente la presente risoluzione al Presidente della Repubblica francese e di trasmetterla al Consiglio, alla Commissione, all'Assemblea nazionale e al Senato francesi, alla Conferenza interparlamentare, ai governi cinese, statunitense e russo nonché al Presidente della Conferenza di Ginevra sul disarmo e agli Stati firmatari del trattato di Rarotonga.