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Parlamento Europeo - 21 settembre 1995
Costruzione di macchinari

A4-0183/95

Risoluzione sulla comunicazione della Commissione "Rafforzare la competitività dell'industria europea della costruzione di macchinari" (COM(94)0380 - C4-0216/94)

Il Parlamento europeo,

-vista la comunicazione della Commissione "Rafforzare la competitività dell'industria europea della costruzione di macchinari" (COM(94)0380 - C4-0216/94),

-vista la comunicazione della Commissione sulla politica di competitività industriale dell'Unione europea del 14 settembre 1994 (COM(94)0319 - C4-0140/94),

-vista la comunicazione della Commissione sul programma di lavoro per lo sviluppo delle misure previste (COM(94)0437),

-visti la relazione della commissione per i problemi economici e monetari e la politica industriale e i pareri della commissione per gli affari sociali e l'occupazione e della commissione per i bilanci (A4-0183/95),

1.accoglie con favore l'iniziativa approvata dalla Commissione per il rafforzamento della competitività del settore europeo della fabbricazione di macchinari e per il suo programma di lavoro, in linea con l'impegno dell'Unione europea in materia di competitività industriale;

2.reputa che l'Unione europea debba promuovere forme di sviluppo tecnologico e organizzativo che consentano soprattutto di combattere la disoccupazione senza determinare una precarizzazione del lavoro;

3.appoggia la strategia della Commissione intesa a incentivare l'innovazione del settore in aree quali l'informazione e la comunicazione, i nuovi materiali, le tecnologie "pulite" e ambientali e la micromeccanica;

4.richiama l'attenzione sull'importanza strategica che questo settore riveste per la competitività europea e lo sviluppo di mezzi di produzione rispettosi dell'ambiente, dal momento che fornisce all'industria macchinari e attrezzature che devono venir permanentemente adattati ai cambiamenti industriali e alle esigenze ambientali;

5.pone in evidenza il successo del processo consultivo e di informazione realizzato con l'industria e i sindacati e considera fondamentale una comunicazione permanente ed efficace in futuro tra la Commissione e l'industria del settore;

6.rileva l'importanza di rilanciare la domanda per dare impulso agli investimenti nonché l'importanza di ciò per l'espansione della domanda di beni di investimento, essenziale ai fini della solidità e della competitività dell'industria europea della costruzione di macchinari, giacché favorisce i consumi intermedi e l'occupazione;

7.ritiene che la formazione professionale e il miglioramento delle qualifiche della manodopera costituiscano fattori di competitività indispensabili per un'industria moderna, dinamica e creatrice di occupazione;

8.sottolinea l'importanza che questo settore industriale, ad alta intensità di manodopera qualificata, riveste per l'occupazione nell'Unione europea;

9.è convinto che l'industria della costruzione di macchinari possa svolgere un ruolo importante ai fini della dinamizzazione del settore delle esportazioni dell'Unione, principalmente grazie alla domanda proveniente dai PECO e dai paesi in via di industrializzazione, contribuendo così all'acquisizione di quote del mercato internazionale e al potenziale di posti di lavoro nell'Unione;

10.chiede agli Stati membri di favorire gli investimenti di capitale, le nuove forme di organizzazione del lavoro, la formazione, la ricerca e lo sviluppo e l'innovazione in altre industrie del settore della fabbricazione di macchinari;

11.chiede che siano approvate misure intese ad alleviare gli effetti negativi sul settore delle fluttuazioni tra le monete europee - da cui emerge ancora una volta la necessità di introdurre una moneta unica entro le scadenze previste - informando le imprese sugli strumenti di protezione contro i rischi di cambio e facilitando il loro accesso a tali strumenti;

12.è del parere che, in considerazione della forte presenza di PMI, i vari programmi dell'Unione e degli Stati membri destinati a queste imprese debbano tener conto delle necessità del settore;

13.sollecita vivamente l'attuazione di un'appropriata politica comunitaria in materia di controllo e di sanzioni in caso di trasposizione e di applicazione inadeguate delle direttive dell'Unione europea nella legislazione nazionale;

14.condivide l'urgenza di istituire un quadro giuridico di base affinché le imprese possano pianificare le loro attività e di stimolare negli Stati membri la trasposizione nella legislazione nazionale delle direttive dell'Unione europea relative al settore nonché di ottenere la semplificazione amministrativa dell'applicazione del diritto comunitario;

15.esorta la Commissione a comprimere la durata dell'attuale regime transitorio dell'IVA e a presentare quanto prima una proposta di regime definitivo;

16.insiste affinché il quarto programma quadro comprenda nei propri programmi settoriali le necessità di ricerca e sviluppo dell'industria della fabbricazione di macchinari e chiede agli Stati membri di coordinare meglio tra loro e con l'Unione i rispettivi programmi di ricerca e sviluppo del settore;

17.ritiene che, data la struttura delle PMI, le imprese che investono in ricerca e sviluppo dovranno poter beneficiare di vantaggi fiscali e di un migliore accesso al mercato dei capitali di rischio nell'Unione; insiste sulla necessità di associazione e cooperazione transnazionali tra le imprese, comprese quelle delle regioni sfavorite, per accedere ai programmi di ricerca e di sviluppo comunitari;

18.sottolinea l'importanza della formazione dei lavoratori di questo settore industriale e la necessità di garantire che essa tenga il passo con le innovazioni tecnologiche avvalendosi di programmi comunitari come ADAPT e Leonardo;

19.è del parere che i sistemi di istruzione debbano appoggiare gli istituti di ingegneria meccanica e le loro relazioni con i centri di formazione professionale;

20.chiede l'istituzione e la promozione di associazioni tra, da un lato, le università, le scuole tecniche e gli istituti di formazione, la ricerca industriale e le autorità nazionali e locali e, dall'altro, l'industria, in vista di un trasferimento e un aggiornamento permanente delle prassi ottimali, dei sistemi di produzione rispettosi dell'ambiente e delle conoscenze tecniche;

21.chiede alla Commissione di incoraggiare il reciproco riconoscimento delle qualificazioni professionali, l'approvazione di requisiti minimi comuni e la partecipazione di giovani apprendisti ai sistemi di formazione professionale legati alle imprese in altri Stati membri e di accordare un sostegno particolare ai giovani sfavoriti;

22.ritiene necessario accordare un maggiore sostegno alla ricerca applicata e orientata allo sviluppo, alla dimostrazione e alla diffusione, onde mantenere la leadership tecnologica europea, nonché al coordinamento a livello europeo tra i rappresentanti dei diversi settori industriali e quello dell'industria dei macchinari;

23.condivide la preoccupazione per la perdita di lavoratori qualificati a seguito dei cambiamenti nei modelli di impiego e propone l'introduzione di sistemi flessibili negoziati con i rappresentanti dei lavoratori per consentire a taluni settori di manodopera di rimanere al loro posto di lavoro e per facilitarne il ritorno in attività nei periodi di ripresa economica e chiede alla Commissione di esaminare le diverse possibilità esistenti con le autorità nazionali, le imprese e i sindacati;

24.riconosce la necessità di stabilire un nesso tra le possibilità di formazione in orario di lavoro, l'orario flessibile e, se del caso, l'orario ridotto;

25.rileva che l'introduzione delle nuove forme di organizzazione del lavoro non deve in alcun modo favorire la precarizzazione dello stesso né fare astrazione dalla salvaguardia del potere di acquisto dei salari;

26.chiede alla Commissione un'armonizzazione dell'entità dei diversi aiuti pubblici erogati dall'Unione alle imprese dell'industria meccanica nei vari Stati membri in funzione delle disparità regionali (Obiettivo 1 e Obiettivo 2) e la sollecita a incentivare gli investimenti a lungo termine in tutta l'Unione;

27.auspica che la Commissione fornisca periodicamente informazioni dettagliate, sotto forma di dati e di fatti, sulla concentrazione industriale e sull'interrelazione tra le imprese nel settore della produzione di macchinari nell'Unione, sui trasferimenti di imprese interni o esterni all'Unione (in particolare nell'Europa orientale) nonché sul numero di fallimenti nel settore;

28.raccomanda alle imprese di far uso della risorsa che rappresentano sul mercato del lavoro le giovani donne qualificate e motivate, soprattutto alla luce della loro scarsa presenza nel settore;

29.raccomanda vivamente l'armonizzazione delle disposizioni legislative nazionali relative alla messa in funzione dei macchinari;

30.constata con preoccupazione la stretta interdipendenza economica e tecnologica tra il settore dell'industria dei macchinari e quello minerario in fase di profonda ristrutturazione e le conseguenti ripercussioni negative sulla sua posizione concorrenziale nel mercato internazionale e chiede alla Commissione di presentargli uno studio su tale aspetto;

31.è del parere che si debba stimolare la presenza internazionale dell'industria europea della fabbricazione di macchinari nei paesi terzi e specialmente nel sudest asiatico, nell'America latina e nell'Europa orientale, facilitando la partecipazione delle PMI;

32.esige che siano pienamente utilizzati gli strumenti di difesa commerciale dell'Unione nei confronti di pratiche contrarie alle regole della concorrenza da parte di paesi terzi e che siano negoziati accordi di riconoscimento reciproco che garantiscano un commercio leale;

33.insiste per il rapido ravvicinamento delle regole di concorrenza dei paesi dell'Europa centrale e orientale con i quali l'Unione ha concluso accordi di associazione;

34.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente relazione al Consiglio e alla Commissione.

 
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