B4-1133, 1156 e 1157/95
Risoluzione sulla violazione dei diritti dell'uomo a Timor orientale e in Indonesia
Il Parlamento europeo,
-ricordando le sue precedenti risoluzioni sui diritti umani in Indonesia e a Timor orientale,
A.considerando le notizie pubblicate dalla stampa internazionale sull'aggravarsi della repressione esercitata dai militari nei confronti delle manifestazioni popolari a Timor orientale, segnatamente a Manatuto, dirette contro l'occupazione indonesiana,
B.considerando gli avvenimenti verificatisi nel mese di luglio 1995 in numerose città della regione di Baucau, che hanno provocato 8 morti e 12 dispersi, ma anche nelle regioni di Los Palos, Ermera e Liquiça e gli ultimi scontri a Dili, che hanno provocato 14 feriti e la morte di 3 studenti della Scuola secondaria di Komoro,
C.considerando che le stesse autorità militari confermano di aver effettuato 30 arresti a partire dall'8 settembre 1995, benché la stampa riferisca di 66 persone incarcerate, tra cui 11 donne,
D.considerando la relazione di Amnesty International del luglio 1995 sulla situazione nel Timor orientale;
E.considerando che l'Ambasciatrice degli Stati Uniti presso l'ONU, sig.ra Madeleine Albright, in visita a Giacarta, ha espresso nel frattempo la propria preoccupazione per la situazione nel Timor Orientale,
F.considerando le affermazioni del Vescovo di Dili, Don Ximenes Belo, che mette in relazione le azioni repressive in corso con i tentativi di "islamizzazione" forzata della popolazione,
G.considerando la decisione della Corte di giustizia dell'Aja su Timor;
H.considerando la continuazione delle manifestazioni della popolazione di Timor contro l'occupazione del proprio territorio da parte dell'Indonesia,
I.profondamente preoccupato per le condizioni in cui sono tenuti in Indonesia centinaia di prigionieri politici e per il fatto che alcuni di essi sono ancora sotto la minaccia di una condanna a morte in relazione a fatti occorsi circa 30 anni fa,
J.turbato dalle recenti decisioni delle autorità indonesiane di eseguire le condanne capitali nei confronti dei marescialli I Bungkus e Nataneal Marsudi, entrambi di 67 anni, in stato di detenzione dall'ottobre 1965;
1.condanna severamente la repressione militare indonesiana a Timor orientale ed esprime la propria solidarietà alle vittime e ai loro familiari;
2.chiede che a Timor orientale siano rispettati i diritti umani fondamentali, tra cui la libertà di culto;
3.dichiara il proprio appoggio al popolo di Timor orientale nella sua lotta per il diritto all'autodeterminazione, chiedendo che il processo negoziale attualmente in corso tra l'Indonesia e il Portogallo sotto l'egida del Segretario generale dell'ONU e il dialogo interno a Timor arrivino quanto prima a una conclusione positiva; chiede che venga garantita la partecipazione dei rappresentanti popolari di Timor orientale;
4.invita insistentemente la comunità internazionale, in particolare gli Stati membri dell'Unione, a cessare le vendite di armi e l'assistenza militare all'Indonesia e a sospendere qualunque azione di cooperazione economica fintanto che permanga l'occupazione di Timor, in conformità della sua risoluzione del 14 giugno 1995 sulla Comunicazione della Commissione al Consiglio: "verso una nuova strategia per l'Asia" ;
5.chiede al governo indonesiano di revocare immediatamente tali condanne a morte in Indonesia e di informarne subito i prigionieri;
6.insiste presso il governo indonesiano affinché liberi subito tutti i prigionieri politici, conceda l'amnistia a tutti i 24 prigionieri ancora detenuti per i fatti dell'ottobre 1965 e ne autorizzi il rilascio;
7.ribadisce la propria decisione contenuta nella sua risoluzione del 21 novembre 1991 di inviare una missione di inchiesta a Timor orientale per informarsi sulla situazione e insiste presso il governo dell'Indonesia affinché si astenga dal porre ostacoli alla visita di questa missione;
8.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo dell'Indonesia e al Segretario generale dell'ONU.