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Parlamento Europeo - 22 settembre 1995
Accordo di pesca UE-Marocco

B4-1128, 1183, 1185, 1187 e 1195/95

Risoluzione sull'accordo di pesca con il Marocco

Il Parlamento europeo,

-visto l'accordo di pesca fra la Comunità europea e il Regno del Marocco, scaduto il 30 aprile 1995,

-viste le sue risoluzioni del 28 ottobre 1994 sull'accordo di pesca con il Marocco e del 13 luglio 1995 sull'accordo di pesca fra l'Unione europea e il Regno del Marocco ,

A.tenendo presente la volontà dell'Unione europea di realizzare quanto prima un buon accordo di pesca a beneficio della flotta peschereccia comunitaria che tradizionalmente opera nelle zone di pesca interessate,

B.considerando la rottura dei negoziati che la Commissione ha dovuto proporre il 28 agosto 1995 di fronte alla mancanza di volontà negoziale della delegazione marocchina,

C.considerando la recente visita del Commissario per la pesca nel Regno del Marocco,

D.considerando che si tratta dell'accordo di pesca di maggior rilevanza tra quelli in vigore nell'Unione europea, tanto per il numero di imbarcazioni della flotta comunitaria interessate, per le possibilità di pesca nonché per il numero di lavoratori in generale e di pescatori in particolare occupati nel settore che ne subiscono le conseguenze, quanto per l'importanza delle industrie di trasformazione del settore, da cui deriva il suo impatto economico e sociale nelle regioni dell'Andalusia, della Galizia, delle Canarie e dell'Algarve, giacché interessa 680 pescherecci spagnoli nonché circa 12.000 posti di lavoro in modo diretto e altri 60.000 in modo indiretto in Spagna,

E.considerando che la continuità dell'accordo di pesca fra l'Unione europea e il Marocco è essenziale per il mantenimento di un'attività economica in regioni che sono tra le più colpite dalla disoccupazione nell'Unione europea e che hanno subito l'impatto negativo delle concessioni fatte al Marocco nel settore degli ortofrutticoli,

F.considerando che gli accordi del Consiglio europeo di Cannes sull'aumento del finanziamento ai paesi terzi mediterranei offrono al Marocco ottime prospettive finanziarie in vista della Conferenza euromediterranea che si terrà a Barcellona il 27 e 28 novembre prossimo,

1.chiede alla Commissione di procedere all'apertura della settima fase dei negoziati sull'accordo di pesca fra l'Unione europea e il Marocco in vista del raggiungimento quanto prima di un buon accordo di pesca, a tutela degli interessi del settore;

2.insiste sulla necessità di mantenere fermamente le posizioni del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione a difesa della flotta comunitaria fin qui assunte dai negoziatori dell'Unione europea nella varie fasi negoziali;

3.confida che, dopo gli ultimi contatti avuti dalla Commissaria per la pesca con le più alte autorità marocchine, i negoziatori di questo paese ammorbidiscano le loro posizioni nella settima fase negoziale e consentano la rapida conclusione di un accordo soddisfacente;

4.ritiene che, se nella settima fase negoziale dovessero continuare a presentarsi gli stessi problemi delle fasi precedenti, la Commissione dovrebbe sospendere i negoziati paralleli sull'accorod di associazione con il Marocco;

5.invita la Commissione, qualora si raggiunga un accordo di pesca, a consolidare tale accordo nell'accordo globale di associazione;

6.chiede ai governi dei paesi e delle regioni colpiti di stabilire e valutare con la massima urgenza i danni subiti dalle loro flotte e dai settori collegati ed eventualmente di anticipare i finanziamenti necessari per i programmi e le misure di appoggio, fermo restando il loro successivo rimborso a carico del bilancio comunitario;

7.prospetta l'opportunità di disporre di un vasto sostegno dei Fondi strutturali al fine di adeguare il settore e ricorda ai negoziatori la necessità di mantenere l'occupazione e l'attività economica delle regioni direttamente colpite, fermo restando che a tal fine l'Unione deve cooperare, eventualmente, all'adeguamento della flotta peschereccia in dette regioni;

8.ritiene che, di fronte all'entità dei danni economici causati dal mancato accordo, occorra istituire e dotare finanziariamente programmi speciali di sostegno al margine dello SFOP e della iniziativa PESCA, che risultano in ogni modo insufficienti;

9.è del parere che gli importi assegnati nel bilancio delle Comunità europee per il 1995 alla linea "Accordi di pesca internazionali", nella parte destinata alla compensazione finanziaria al Regno del Marocco e che non sono stati utilizzati finora per il mancato rinnovo dell'accordo di pesca, dovrebbero essere resi disponibili per finanziare misure e programmi di appoggio alle flotte colpite dal fermo; chiede a questo proposito che la Commissione presenti un bilancio rettificativo e suppletivo che modifichi i commenti che corredano la linea di bilancio, ampliandone le possibilità di impiego, sempre nella stessa categoria delle prospettive finanziarie;

10.sottolinea la necessità di procedere con la massima sollecitudine e rapidità a rendere operativo l'aiuto di 40.000.000 Ecu previsto per la flotta colpita dal fermo a causa del negoziato in corso sull'accordo di pesca fra l'Unione europea e il Marocco, per consentirle di beneficiarne immediatamente;

11.invita la Commissione a fornire urgentemente una valutazione delle risorse di pesca che si può realisticamente ritenere saranno disponibili nel prossimo decennio per le flotte dell'Unione europea, sia nelle acque dell'Unione che in quelle rientranti nella giurisdizione di paesi terzi e in mare aperto;

12.chiede che sia effettuata una valutazione globale degli accordi di pesca internazionali conclusi dall'Unione europea con paesi terzi, soprattutto in quanto essi rappresentano una percentuale importante (circa il 30%) del totale del bilancio dell'Unione europea per il settore della pesca;

13.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio e al governo del Marocco.

 
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