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Parlamento Europeo - 22 settembre 1995
Impiego di ormoni

B4-1093, 1094, 1095, 1097, 1099, 1129 e 1163/95

Risoluzione concernente la Conferenza sull'impiego di coadiuvanti della crescita nell'allevamento

Il Parlamento europeo,

-vista la risposta della Commissione alle interrogazioni orali che le sono state rivolte sull'utilizzazione illecita degli ormoni nell'allevamento del bestiame,

A.considerando che la direttiva 88/146 (CEE) vieta l'utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica nell'allevamento del bestiame,

B.considerando che nella sua risoluzione del 16 marzo 1995 sull'utilizzazione illecita di ormoni nell'allevamento del bestiame esso ha chiesto che il divieto dell'impiego degli ormoni sia considerevolmente rafforzato,

C.considerando che il commissario Fischler ha recentemente annunciato che alla fine di novembre verrà organizzata una conferenza internazionale sul problema degli ormoni,

D.considerando l'importanza di riunire tutte le parti interessate alla suddetta conferenza,

E.considerando che da quando è stata adottata la succitata risoluzione la Commissione non ha adottato alcuna misura volta a rafforzare i controlli sull'impiego illecito degli ormoni;

F.considerando che le incertezze relative al divieto d'impiego degli ormoni nell'allevamento di bestiame minano la fiducia dei consumatori nella qualità dei prodotti europei e riduce la domanda,

1.accoglie favorevolmente il fatto che, organizzando una conferenza sul divieto degli ormoni, la Commissione abbia risposto alla richiesta formulata dal Parlamento nel paragrafo 12 della summenzionata risoluzione del 16 marzo 1995;

2.chiede alla Commissione di invitare alla succitata conferenza esperti indipendenti per conoscere i rischi e le conseguenze che l'utilizzazione degli ormoni può avere per la salute dei consumatori;

3.chiede alla Commissione e al Consiglio di mantenere la coerenza tra la PAC riformata nel 1992 e altre misure da adottare in materia di produzione di prodotti animali di qualità, pur tenendo presente l'obiettivo generale di equilibrio del mercato;

4.invita la Commissione e il Consiglio ad agire in tale contesto con la maggiore trasparenza possibile in concertazione regolare con le parti interessate (consumatori, produttori, esperti scientifici, parlamentari europei e degli Stati membri);

5.invita la Commissione, in particolare, a rendere assolutamente chiaro che tale divieto di impiego degli ormoni e delle BST si applica anche ai prodotti agricoli e alimentari d'importazione e che ciò è garantito dalle attuali norme GATT/OMC;

6.ritiene che le linee di bilancio B1-213 e B1-214 siano essenziali per la lotta all'impiego illecito, in quanto, da un lato, la linea di bilancio B1-213 rappresenta un importante stimolo per i produttori a contribuire ad un mutamento della mentalità nell'industria delle carni e, d'all'altro, in quanto la linea di bilancio B1-214 consente alle autorità nazionali di coordinare più efficacemente la lotta contro la cosiddetta "mafia degli ormoni", che ha un impianto organizzativo eminentemente internazionale; si oppone quindi alla soppressione da parte del Consiglio delle linee di bilancio B1-213 e B1-214, nel corso della prima lettura del bilancio 1996;

7.chiede alla Commissione di creare una task-force comunitaria e di rafforzare le misure di controllo sull'utilizzazione degli ormoni nell'allevamento;

8.ricorda la specificità dell'agricoltura europea e denuncia le conseguenze economiche e sociali che potrebbe comportare l'autorizzazione di utilizzare tali ormoni sulla struttura dell'agricoltura europea, nonché sul mondo rurale;

9.sollecita la Commissione a promuovere un sistema in cui il controllo della qualità dei prodotti animali sia garantito a partire dall'azienda agricola fino al consumatore, creando un'etichetta di qualità riconosciuta in tutta l'Unione europea;

10.chiede alla Commissione di elaborare una relazione annuale sullo stato di applicazione della legislazione in materia e sui risultati ottenuti nella lotta alle frodi riguardanti gli ormoni destinati agli animali da allevamento;

11.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio e ai governi degli Stati membri.

 
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