B4-1239/95
Risoluzione sul razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo
Il Parlamento europeo,
-vista la dichiarazione congiunta del Parlamento europeo, del Consiglio, dei rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio e della Commissione contro il razzismo e la xenofobia dell'11 giugno 1986 , nonché tutte le risoluzione successivamente adottate su questo argomento,
-viste le conclusioni delle proprie commissioni d'inchiesta sul razzismo e la xenofobia e le proprie risoluzioni del 21 aprile 1993 sulla recrudescenza del razzismo e della xenofobia in Europa e il pericolo della violenza estremista di destra , del 2 dicembre 1993 sul razzismo e la xenofobia, del 20 aprile 1994 sulle "epurazioni" etniche , del 27 ottobre 1994 sul razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo , del 27 aprile 1995 sul razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo, e del 15 giugno 1995 sulla giornata commemorativa dell'olocausto , e insistendo nuovamente sulle raccomandazioni ivi formulate,
-viste le conclusioni concernenti il razzismo e la xenofobia del Consiglio europeo di Corfù del 24 e 25 giugno 1994 e del Consiglio europeo di Cannes del 25 e 26 giugno 1995,
-visto l'articolo 14 della Convenzione del 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, il quale afferma che "il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato senza distinzione di alcuna specie, come di sesso, di razza, di colore, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere...",
-visto l'articolo F, paragrafo 2, del trattato sull'Unione europea,
-vista la relazione finale della commissione consultiva sul razzismo e la xenofobia, presentata al Consiglio europeo di Cannes del giugno 1995,
A.considerando che l'esistenza di società plurietniche e pluriculturali è conforme agli ideali dell'Unione europea e che il successo nella lotta contro l'intolleranza, la discriminazione e la violenza conseguenti al razzismo, alla xenofobia e all'antisemitismo è essenziale per raggiungere l'obiettivo di una più salda unione tra i popoli d'Europa,
B.rilevando al contempo che il razzismo, la xenofobia, l'antisemitismo e le strategie di pulizia etnica con le relative espulsioni costituiscono una pagina nera della storia europea, avendo lasciato ferite profonde e durature, e sono tuttora presenti in molte zone del nostro continente,
C.ritenendo che il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo debbano essere combattuti con una serie di misure concrete e appropriate soprattutto là dove esse risulterebbero più efficaci e in grado di produrre cambiamenti, cioè a livello locale e nazionale,
D.considerando che esiste nondimeno una dimensione fondamentalmente europea, basata sulla libera circolazione delle persone e sul fatto che a causa della diversità delle legislazioni può accadere che comportamenti o atti non consentiti in un determinato Stato membro lo raggiungano tuttavia attraverso il confine di un altro Stato membro o attraverso le frontiere esterne della Comunità,
E.considerando che la Commissione ha utilizzato il trattato per adottare misure in campo sociale che vanno nel senso della lotta contro i fenomeni razzisti e a favore della non discriminazione e che altre misure in questa direzione sono previste dal programma di azione sociale a medio termine (1995-1997),
F.consapevole che alcuni cittadini dell'Unione continuano a essere vittime di atti di razzismo, xenofobia e antisemitismo nella loro vita quotidiana, in particolare nell'esercizio del loro diritto di libera circolazione,
1.valuta positivamente la relazione finale della commissione consultiva sul razzismo e la xenofobia, considerandola un importante documento su cui nel prossimo futuro potrà basarsi, nell'Unione e nei suoi Stati membri, l'azione volta a reprimere il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo;
2.si rammarica del fatto che il Consiglio europeo di Cannes non abbia mostrato la volontà politica di adottare una strategia complessiva contro il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo;
3.sollecita il Consiglio sotto la presidenza spagnola, che ha assunto un atteggiamento positivo nei confronti delle conclusioni contenute nella relazione della commissione consultiva, ad assicurare la piena utilizzazione del lavoro della commissione stessa;
4.esorta la Presidenza spagnola del Consiglio a fare quanto in suo potere per concludere, entro il prossimo Consiglio "Giustizia e Affari interni" del 23 novembre 1995, la discussione sul progetto di azione comune degli Stati membri in materia di lotta contro il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo, tenendo presente che tale azione dovrebbe comportare un obbligo per quanto riguarda il comportamento degli Stati membri;
5.valuta positivamente la relazione intermedia del presidente del gruppo di riflessione sulla Conferenza intergovernativa del 1996, che sottolinea l'urgente necessità di garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali nell'Unione, e appoggia l'idea di inserire nel trattato sull'Unione europea i seguenti punti
a)la condanna del razzismo, della xenofobia e dell'antisemitismo,
b)l'estensione dell'articolo 6 (finora trattato CEE) in modo da vietare tutte le forme di discriminazione;
6.invita ancora una volta la Commissione a presentare, come questione urgente, una proposta di direttiva contro la discriminazione;
7.invita il Consiglio a dare un chiaro segnale politico circa il suo impegno a favore della lotta contro il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo, rispettando le decisioni adottate dal Parlamento europeo nell'ambito della procedura di bilancio 1996, che mirano a sostenere finanziariamente azioni aventi per obiettivo l'attuazione di una politica globale di non discriminazione a livello dell'Unione;
8.invita i governi degli Stati membri a:
-ratificare tutti gli strumenti internazionali concernenti la lotta contro tutte le forme di discriminazione razziale,
-garantire la protezione delle persone contro qualsiasi forma di discriminazione per motivi di razza, colore, religione, origine nazionale o etnica,
-promuovere la parità delle possibilità per le categorie di persone più vulnerabili di fronte alla discriminazione, segnatamente le donne, i giovani e i bambini;
9.invita gli Stati membri e la Commissione a promuovere la ricerca e la produzione di materiale pedagogico e l'organizzazione di corsi internazionali, tavole rotonde, scambi di giovani, mostre, campagne attraverso i mezzi di comunicazione, ecc. sul razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo;
10.chiede che vengano predisposti specifici programmi di formazione per i pubblici dipendenti e in particolare per la polizia e la magistratura, al fine di promuovere la tolleranza e la comprensione per le culture diverse e di prevenire comportamenti discriminatori;
11.chiede al Mediatore europeo di presentare una relazione annuale sui ricorsi delle cittadine e dei cittadini dell'Unione e di dedicare particolare attenzione agli episodi a sfondo razzista, antisemita e xenofobo;
12.è dell'opinione che l'istigazione al razzismo e la produzione, la distribuzione e il sostegno di documenti e tesi razzisti, xenofobi e antisemiti nonché di qualsiasi tesi revisionista e di negazione dell'Olocausto debbano essere considerati reati in tutta l'Unione europea e chiede pertanto a tutti gli Stati membri di modificare in tal senso la loro legislazione;
13.invita il Consiglio, la Commissione e i governi degli Stati membri a intensificare il loro sostegno ai movimenti che partecipano attivamente alla lotta contro il razzismo e la xenofobia;
14.propone che il Consiglio trasferisca il mandato della commissione consultiva sul razzismo e la xenofobia alle istituzioni dell'Unione, al fine di assicurare l'adeguato coordinamento delle attività dell'organo parlamentare di controllo e della Commissione nella lotta contro il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo;
15.ritiene tuttavia che ciò non debba avvenire fino a che la Commissione consultiva non avrà completato il suo attuale programma di lavoro con riferimento alla creazione di un Osservatorio UE sul razzismo e la xenofobia;
16.raccomanda alla commissione consultiva di ribadire la sua richiesta in ordine a una modifica del trattato, nel 1996, che inserisca senza ambiguità nel trattato stesso la lotta contro il razzismo e la xenofobia;
17.manifesta il proprio determinato sostegno all'idea secondo la quale qualsiasi Osservatorio UE sul razzismo e la xenofobia dovrebbe essere un organo dell'UE, cooperare con il Consiglio d'Europa e agire nella lotta contro il razzismo sulla base della propria attività;
18.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla commissione consultiva sul razzismo e la xenofobia, al Consiglio, alla Commissione, al Comitato economico e sociale, al Consiglio d'Europa nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e dei paesi candidati all'adesione.