B4-1364, 1376, 1389, 1395, 1401 e 1411/95
Risoluzione sul conflitto nello Sri Lanka e la necessità di sostenere il processo di pace
Il Parlamento europeo,
-viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione nello Sri Lanka, segnatamente quelle del 22 aprile 1994 e del 18 maggio 1995 ,
A.profondamente preoccupato per la situazione della popolazione civile nella penisola di Jaffna, in particolare delle centinaia di migliaia di sfollati a seguito dell'operazione "Riviresa" lanciata il 17 ottobre 1995 dalle forze armate dello Sri Lanka per strappare alle forze ribelli dell'LTTE la città di Jaffna,
B.consapevole del fatto che l'Ufficio del Segretario generale dell'ONU ha chiesto al governo dello Sri Lanka di consentire alle agenzie ONU di fornire assistenza a tali civili e che il governo ha invitato il CICR, la Croce Rossa dello Sri Lanka, il Save the Children Fund e altre ONG a contribuire alla distribuzione di forniture alimentari e mediche di prima necessità agli abitanti della penisola di Jaffna,
C.ricordando che il governo dello Sri Lanka, eletto democraticamente nell'agosto 1994, aveva intrapreso negoziati per la pace con l'LTTE quando nell'aprile 1995 quest'ultimo ha rotto unilateralmente la tregua con una serie di attacchi a obiettivi civili e militari,
D.consapevole che il regime imposto dall'LTTE nella penisola di Jaffna si è basata sulla forza piuttosto che su una qualche legittimazione popolare,
E.deplorando gli attacchi terroristici dell'LTTE in altre parti dello Sri Lanka, tra cui i bombardamenti suicidi a Colombo e il brutale massacro di coloni disarmati nei pressi della Provincia orientale,
F.convinto che tali attacchi sono compiuti con la deliberata intenzione di provocare rappresaglie da parte della maggioranza singalese contro Tamil innocenti,
G.preoccupato per le notizie di arresti casuali di civili Tamil a Colombo e di altre violazioni dei diritti umani;
H.profondamente turbato nel constatare che molte delle vittime militari dell'LTTE nell'attuale conflitto sono adolescenti, sia ragazzi che ragazze,
1.esorta tutte le parti in causa a fare il possibile per proteggere la popolazione civile nella penisola di Jaffna e per agevolare le operazioni di aiuto in corso;
2.invita l'Unione e i suoi Stati membri ad appoggiare queste operazioni di soccorso sia attraverso le ONG interessate sia mediante assistenza diretta agli sforzi del governo dello Sri Lanka per aiutare i profughi;
3.chiede all'LTTE di porre fine alle sue operazioni contro obiettivi civili a Colombo e in altre parti dello Sri Lanka;
4.rivolge un appello alle parti in conflitto per la riapertura dei negoziati di pace, onde arrivare a una soluzione politica del conflitto e alla fine delle violenze in tutto il paese;
5.accoglie favorevolmente le proposte di pace annunciate il 3 agosto 1995 dal presidente Kumaratunga, che contengono riforme costituzionali di ampia portata, tra cui una maggiore decentralizzazione a favore delle province e una fusione delle ristrutturate province del Nord e dell'Est, proposte che sono state sostenute da un ampio ventaglio di forze politiche democratiche dello Sri Lanka - tra cui altri partiti rappresentanti della minorità Tamil -e sono attualmente oggetto di discussione nell'ambito della commissione ad hoc del parlamento dello Sri Lanka;
6.condanna la coscrizione forzata di fanciulli da parte dell'LTTE e richiama l'attenzione sugli appelli dei leader religiosi di Jaffna affinché si ponga termine a tale pratica;
7.invita il governo dello Sri Lanka ad assicurare che i diritti civili della popolazione Tamil siano rispettati e che gli autori di qualsiasi violazione siano perseguiti in giudizio;
8.invita gli Stati membri a sorvegliare gli uffici dell'LTTE che operano nel territorio dell'Unione e ad assicurare che i loro agenti rispettino la legge e non partecipino ad attività terroristiche o intimidatorie;
9.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio nonché al governo e al parlamento dello Sri Lanka.