Risoluzione sulle scorie nucleari e l'inquinamento marino
B4-1356, 1368, 1373, 1388 e 1410/95
Risoluzione sulle scorie nucleari e l'inquinamento marino
Il Parlamento europeo,
-viste le sue precedenti risoluzioni sulle emissioni radioattive di Sellafield, la centrale nucleare britannica sulla costa orientale del Mare d'Irlanda, nonché sull'inquinamento chimico e nucleare,
A.preoccupato per la sempre crescente pressione esercitata sull'ambiente da rifiuti pericolosi di tutti i tipi,
B.prendendo atto che l'impianto scozzese di ritrattamento nucleare di Dounreay, che provvede allo smaltimento di rifiuti nucleari importati, suscita preoccupazioni a livello di sanità pubblica e di ambiente,
C.considerando che l'autorità britannica per l'energia atomica (UKAEA) ha confermato di aver scaricato nella Manica, tra il 1950 e il 1963, 17.000 tonnellate di fusti contenenti rifiuti a debole radioattività,
D.considerando che la British Gas sta approntando la posa di un gasdotto nel settore del Mare d'Irlanda denominato Beaufort's Dyke, dove vengono scaricati notevoli quantitativi di esplosivi, armi chimiche e rifiuti nucleari,
E.richiamandosi all'articolo 35 del trattato CEEA e considerando che la Commissione ha annunciato di voler saggiare l'applicabilità delle disposizioni del trattato CEEA ai punti di scarico siti tra la Scozia e l'Irlanda,
1.sottolinea i rischi ambientali, sovente irreversibili, legati al trasporto di combustibile nucleare esausto per via aerea, per ferrovia, su strada o per mare;
2.chiede a tutti gli operatori delle centrali nucleari e degli impianti di ritrattamento di prevenire qualsiasi contaminazione dell'ambiente e chiede a tutti coloro che hanno scaricato rifiuti chimici o nucleari in mare di fornire un rapporto dettagliato alla Commissione;
3.chiede alla Commissione di effettuare, nell'ambito del trattato CEEA, un'indagine precisa sul deposito di rifiuti nucleari nella Manica e nel mare d'Irlanda, sulle eventuali conseguenze in termini di sanità pubblica e protezione ambientale che ciò potrebbe comportare nonché sulla necessità di recuperare e immagazzinare tali rifiuti;
4.invita la Commissione a esaminare i dispositivi di controllo disposti dal governo britannico nei siti anzidetti, in conformità dell'articolo 35 del trattato CEEA;
5.invita inoltre la Commissione a effettuare, congiuntamente al governo britannico, un rilevamento integrale dell'intera regione sottomarina del Canale del Nord tra la Scozia e l'Irlanda, nonché di altre zone note quali punti di scarico di munizioni e scorie radioattive, come Hurd Deep, in prossimità delle Isole del Canale;
6.sollecita la British Gas a non posare le condotte nel settore denominato Beaufort's Dyke fino al completamento di un rilevamento integrale dell'area;
7.invita i governi degli Stati membri a garantire che l'imminente Conferenza intergovernativa tenga conto delle preoccupazioni espresse in merito alla sicurezza nucleare e in particolare si occupi della base giuridica su cui intraprendere eventuali azioni a tale riguardo;
8.ritiene pertanto che ai paesi produttori debba incombere la responsabilità dello smaltimento dei propri rifiuti nucleari e chiede agli Stati membri dell'Unione di adottare una linea d'azione ispirata al principio "chi inquina paga";
9.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e al Segretario generale dell'AIEA.