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Parlamento Europeo - 14 dicembre 1995
Riunione del Consiglio europeo di Madrid

B4-1462, 1468, 1473, e 1483/95

Risoluzione sui lavori preparatori della riunione del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre a Madrid

Il Parlamento europeo,

A.constatando che l'Unione europea si trova in un momento cruciale della sua storia, cosa che la obbliga ad accertarsi meglio del sostegno delle sue opinioni pubbliche, a rendere più efficace la sua forza d'azione e a stabilire più chiaramente i suoi obiettivi,

B.considerando che il Consiglio europeo deve dare dei segnali politici chiari e forti in tre campi che determineranno il futuro dell'Unione, e cioè l'UEM, la CIG del 1996 e l'ampliamento,

1.ricorda e ribadisce le sue risoluzioni del 30 novembre 1995 sull'UEM , del 13 luglio 1995 su una strategia coerente in materia di occupazione per l'Unione europea e del 29 novembre 1995 sulla relazione annuale della Commissione su "L'occupazione in Europa - 1995" ;

2.chiede al Consiglio europeo di adottare lo scenario di transizione alla moneta unica, di confermare senza equivoci l'agenda e lo scadenzario della terza fase e di accordarsi sulla denominazione della moneta unica, dimostrando così l'irreversibilità del progetto;

3.richiama l'attenzione del Consiglio europeo sulla necessità di garantire che l'UEM non indebolisca la convergenza e la stabilità dell'intera Unione europea, minacciando così il mercato interno; ritiene che un meccanismo monetario rafforzato tra l'UEM e le monete degli Stati membri non partecipanti e un efficace strumento di solidarietà (coesione economica e sociale) tra gli Stati membri debbano essere i pilastri di questa garanzia;

4.sollecita il Consiglio europeo a riconoscere

-l'esigenza che la strategia europea dell'occupazione si basi su una visione ben definita della società: la difesa e il potenziamento del modello sociale europeo;

-la necessità di rafforzare la dimensione europea, in particolare rispetto alla trasparenza e alla responsabilità nelle scelte politiche in materia di occupazione;

5.invita il Consiglio europeo a stabilire le basi di una riforma istituzionale sostanziale, che consenta in particolare dei passi avanti nei campi della presa di decisioni e della cittadinanza europea;

6.esorta gli Stati membri a fare tutto quanto in loro potere acciocché l'Unione europea partecipi pienamente al processo di pace assai felicemente avviato nel'Irlanda del Nord, in Bosnia e nel Vicino Oriente, sulla base degli accordi recentemente conclusi fra le diverse parti nonché a porre in essere, nell'ambito frlla CIG, una politica estera e di sicurezza comune più efficace, e ciò allo scopo di ridare all'Unione il posto che le spetta sulla scena internazionale;

7.rammenta gli impegni assunti dal Consiglio europeo di Essen in materia di strategia di preadesione; si aspetta ormai una visione chiara dell'Unione ampliata e delle sue ricadute sul piano istituzionale e finanziario e ricorda la sua richiesta di soppressione totale dei pilastri e ciò per quel che riguarda, in modo particolare, la politica estera e di difesa comune;

8.invita il Consiglio europeo di Madrid a operare per il riconoscimento del ruolo della Corte di giustizia delle Comunità europee nel quadro della convenzione EUROPOL nonché ad adottare l'Azione comune per la lotta contro il razzismo e la xenofobia;

9.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio europeo, alla Commissione e al Consiglio, nonché ai parlamenti e ai governi degli Stati membri.

 
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