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Parlamento Europeo - 14 dicembre 1995
Conferenza euromediterranea di Barcellona

B4-1463, 1474, 1475, 1485, 1489 e 1531/95

Risoluzione sulla Conferenza euromediterranea di Barcellona

Il Parlamento europeo,

-viste le sue risoluzioni sulla politica mediterranea,

-viste le conclusioni del Consiglio europeo nelle sue riunioni di Lisbona, Corfù, Essen e Cannes,

-viste le comunicazioni della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo su "Una politica mediterranea più incisiva per l'Unione europea" (COM(94)0427/94 - C4-0213/94) e sul "Consolidamento della politica mediterranea dell'Unione europea: proposte per la creazione di un partenariato euromediterraneo" (COM(95)0072/95 - C4-0119/95),

-visti la dichiarazione di Barcellona e il programma di lavoro (28 novembre 1995),

A.riconoscendo il comune interesse dei paesi mediterranei dell'UE ed extraUE a promuovere la sicurezza, la pace, la stabilità e la prosperità economica della regione,

B.rilevando l'importanza della Conferenza di Barcellona nel creare una stabile piattaforma per lo sviluppo delle relazioni tra gli Stati dell'Unione e i loro vicini del Mediterraneo,

1.si compiace con il Consiglio per gli sforzi già compiuti per attuare la politica euromediterranea mediante l'organizzazione della Conferenza di Barcellona , i cui primi risultati rispondono alle aspettative espresse da questo Parlamento nella sua risoluzione dell'11 ottobre 1995 sulla politica mediterranea dell'Unione europea in vista della Conferenza di Barcellona; chiede che vengano rapidamente creati gli organi che dovranno occuparsi del seguito da dare alla Conferenza e che il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali dei paesi mediterranei non membri dell'Unione siano strettamente associati allo svolgimento dei loro lavori, ma ritiene peraltro che occorra introdurre modifiche significative per avviare un processo realmente durevole, permanente e di successo;

2.ricorda a tale proposito la sua risoluzione dell'11 ottobre 1995, nella quale sollecitava la creazione di un'assemblea parlamentare composta da deputati al Parlamento europeo e da deputati dei partner del bacino del Mediterraneo, di un Consiglio dei ministri e di un Segretario generale che si riuniscano regolarmente;

3.sottolinea l'importanza di questa zona geografica ed esprime la volontà di dare una nuova dimensione alle future relazioni con i paesi terzi del Mediterraneo basata sulla cooperazione e sulla solidarietà, privilegiando quei legami nati dalla vicinanza e dal processo storico;

4.sottolinea l'importanza che riveste per Malta e Cipro l'effettivo inizio dei negoziati di adesione all'Unione europea sei mesi dopo la conclusione della Conferenza intergovernativa del 1996;

5.sottolinea l'importanza di tener fede alla Dichiarazione di Barcellona, nella quale tutti i firmatari si sono impegnati a "rispettare i diritti dell'uomo e le libertà fondamentali" e a "garantire il legittimo esercizio effettivo di tali diritti e libertà";

6.rileva l'importanza di promuovere strategie volte a una reciproca comprensione, riservando particolare attenzione alla dimensione culturale e sociale nelle relazioni con i paesi del Mediterraneo;

7.sottolinea l'urgenza di iniziative di cooperazione, soprattutto per la realizzazione di un programma di sostegno tecnico alle piccole e medie imprese;

8.ritiene che la realizzazione di una zona di libero scambio entro il 2010 rappresenti uno dei principali obiettivi del processo avviato a Barcellona, comportante la ristrutturazione delle economie dei paesi terzi del Mediterraneo e le successive ripercussioni, e che tale zona di libero scambio non possa limitarsi esclusivamente alla libera circolazione di beni e servizi,

9.invita la Commissione a seguire da vicino il processo per evitare effetti controproducenti e gravi ripercussioni sociali, sia nei paesi terzi del bacino del Mediterraneo che all'interno dell'Unione;

10.ribadisce l'importanza delle conclusioni cui è pervenuto il Consiglio europeo di Cannes, volte a sbloccare 4.700.000 ECU del bilancio comunitario destinati all'assistenza finanziaria per il periodo 1995-1999;

11.giudica necessario, sotto questo profilo, aprire le attività successive a tutti i paesi del bacino del Mediterraneo per pervenire a un'impostazione globale e complessiva;

12.sottolinea l'importanza tanto della partecipazione di organizzazioni non governative al processo quanto del rafforzamento del loro ruolo nella società, allo scopo di sostenere e promuovere la crescita di una società civile diffusa, essenziale per lo sviluppo della democrazia e il rispetto dei diritti umani;

13.ritiene che, per far fronte pienamente alla crisi ambientale della regione, gli obiettivi figuranti nel piano di azione mediterraneo debbano essere presi in considerazione e attuati quale parte essenziale e principio fondatore del partenariato euromediterraneo;

14.valuta positivamente la convocazione di tre conferenze settoriali e chiede che questo Parlamento e le ONG siano associati a tali riunioni;

15.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri e ai governi di tutti i paesi firmatari della Dichiarazione finale della Conferenza.

 
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