B4-1491, 1492, 1495, 1506, 1515 e 1536/95
Risoluzione sulla situazione a Timor orientale e il 20· anniversario dell'invasione indonesiana
Il Parlamento europeo,
-viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione a Timor orientale,
A.considerando che sono trascorsi vent'anni dall'invasione (il 7 dicembre 1975) e dall'annessione (1976) di Timor orientale da parte dell'esercito indonesiano,
B.considerando che da allora il popolo di Timor orientale resiste all'occupazione del suo territorio,
C.considerando che per consolidare il proprio potere le autorità indonesiane hanno compiuto un vero e proprio genocidio che ha provocato la morte di almeno un terzo della popolazione del territorio e considerando che quattro anni dopo il massacro di Santa Cruz a Dili a Timor orientale domina tuttora un clima di arbitrarietà e violenza,
D.considerando il rifiuto dell'Indonesia di piegarsi alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che continua a ritenere Timor orientale un territorio non autonomo sotto mandato amministrativo del Portogallo, esigendo altresì il rispetto dei diritti dell'uomo e dell'autodeterminazione del territorio,
E.considerando che, da un lato, le autorità indonesiane continuano a praticare una politica d'immigrazione dalle altre isole dell'Indonesia al fine di rompere il tessuto culturale della popolazione di Timor orientale e, dall'altro, che i giovani timorini fuggono dal territorio,
F.ricordando che centinaia di prigionieri politici sono tutt'ora detenuti in Indonesia a Timor orientale, tra essi in particolare Xanana Gusm o, capo della resistenza contro l'occupante,
G.considerando i negoziati in corso tra il Portogallo e l'Indonesia sotto l'egida del Segretario generale delle Nazioni Unite e gli incontri tra i diversi rappresentanti di Timor,
H.considerando che dal 24 settembre 1995 43 giovani originari di Timor orientale hanno chiesto asilo politico nelle ambasciate straniere a Giacarta e che il 7 dicembre scorso le ambasciate della Russia e dei paesi Bassi sono state occupate pacificamente da 112 timorini e indonesiani che protestavano contro l'occupazione di Timor orientale,
I.deplorando che successivamente contromanifestanti filoindonesiani abbiano attaccato con violenza le ambasciate dei Paesi Bassi e dell'Australia,
J.considerando la visita di recente compiuta da José Ayala Lasso, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo, in Indonesia e a Timor orientale,
K.ricordando tuttavia gli ostacoli frapposti dalle autorità indonesiane ai numerosi giornalisti, personalità indipendenti e organizzazioni umanitarie che desiderano recarsi a Timor orientale e segnatamente le difficoltà che il Parlamento europeo incontra per organizzare una missione in loco,
L.considerando la necessità che gli Stati dell'Unione europea mantengano un atteggiamento di condanna e di vigilanza, tendente nell'immediato a limitare le violazioni dei diritti dell'uomo a Timor orientale, che attualmente vengono perpetrate soprattutto contro i giovani,
1.ribadisce la sua solidarietà al popolo di Timor orientale nella sua lotta per l'autodeterminazione e condanna l'occupazione illegale di Timor orientale e l'azione repressiva delle forze armate indonesiane;
2.condanna in particolare la repressione militare indonesiana nel territorio e segnatamente gli arresti arbitrari, effettuati con il pretesto di "operazioni di polizia", ma che in realtà costituiscono una persecuzione discriminatoria contro la popolazione dell'isola e in particolare contro quanti professano la religione cattolica, imponendo l'islamizzazione forzata,
3.condanna il tentativo di colonizzazione di Timor orientale da parte dell'Indonesia, che continua a inviarvi migliaia di famiglie provenienti da varie regioni dell'Indonesia allo scopo di modificare la composizione della popolazione e neutralizzare così la lotta del popolo timorino per l'autodeterminazione;
4.chiede la liberazione di tutti i prigionieri politici, incluso Xanana Gusm o;
5.ritiene che i negoziati tra l'Indonesia e il Portogallo debbano proseguire sotto l'egida del Segretario generale delle Nazioni Unite e che vi debbano essere associati i rappresentanti del popolo di Timor orientale, anche se reputa che i temi sui quali sono chiamati a pronunciarsi, soprattutto lo status politico di Timor orientale, non debbano essere limitati;
6.invita nuovamente i governi degli Stati membri a porre fine a ogni forma di assistenza militare e alla vendita di armi all'Indonesia e chiede nuovamente all'Unione europea di sospendere ogni azione di cooperazione economica con il governo indonesiano fintanto che dureranno l'occupazione illegale e la repressione;
7.ribadisce il contenuto della sua risoluzione del 21 novembre 1991 sul massacro a Timor orientale , riaffermato nella risoluzione del 21 settembre 1995 sulla violazione dei diritti umani nel Timor orientale e in Indonesia , per quanto riguarda l'invio di una delegazione a Timor orientale con l'incarico di informarsi in loco sulla situazione, e insiste presso il governo di Giacarta affinché si astenga dal porre ostacoli e agevoli la visita di tale delegazione;
8.invita la Commissione a inviare in loco un'unità di monitoraggio sui diritti dell'uomo;
9.appoggia gli appelli rivolti da José Ayala Lasso affinché l'Indonesia istituisca una nuova commissione d'inchiesta sul massacro di Dili del 1991 e ratifichi vari testi internazionali sui diritti dell'uomo;
10.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti gli Stati membri, al governo dell'Indonesia, nonché al Segretario generale delle Nazioni Unite e all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo.