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Parlamento Europeo - 14 dicembre 1995
Burundi

B4-1518, 1537, 1543 e 1562/95

Risoluzione sulla situazione in Burundi

Il Parlamento europeo,

-viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione in Burundi,

A.allarmato dalla persistente instabilità in Burundi, sfociata il 6 dicembre in violenti scontri nei pressi di Bujumbura tra milizie Hutu e l'esercito, nei quali hanno perso la vita 28 persone,

B.preoccupato dalle informazioni secondo cui verrebbero perpetrati massacri di numerosi civili nelle province del paese e sulle colline isolate,

C.temendo che le continue provocazioni degli estremisti di entrambe le parti e le risposte intransigenti dell'esercito possano scatenare una nuova ondata di stragi etniche sulla scia di quelle avvenute nel 1993 con un bilancio di 50.000 morti,

D.deplorando che, alla Conferenza del Cairo sulla regione dei Grandi laghi, le parti in presenza non abbiamo adottato decisioni concrete per quanto concerne la risoluzione dell'esplosiva situazione attualmente in atto in detto paese,

E.constatando con vivo disappunto che, a tutt'oggi e nonostante le tensioni che si sono delineate, non è stato possibile nominare alcun successore di Ould Abdallah, rappresentante personale del Segretario generale della Nazioni Unite,

F.preoccupato per la sicurezza dei membri delle organizzazioni non governative, che divengono sempre più il bersaglio delle forze estremiste,

1.condanna fermamente le continue stragi etniche e tutti gli altri atti di violenza compiuti da bande di estremisti di entrambe le parti, ovvero da elementi dell'esercito nel tentativo costante di destabilizzare la situazione ed esasperare sempre più il conflitto etnico;

2.ribadisce il suo totale sostegno alle legittime istituzioni del Burundi e, in particolare, al presidente della repubblica, nonché all'insieme delle forze democratiche;

3.sollecita le autorità del Burundi ad adottare tutte le misure necessarie per evitare il propagarsi della violenza;

4.chiede che sia costituita una commissione d'inchiesta internazionale e che i responsabili dei massacri vengano arrestati, giudicati e condannati, affinché cessi il clima di impunità che determina la recrudescenza della violenza;

5.chiede alle Nazioni Unite di nominare e di inviare il loco quanto prima un rappresentante speciale, facendolo assistere da un gruppo di collaboratori potenziato, onde far fronte alle esigenze della situazione;

6.chiede alla Commissione, al Consiglio e agli Stati membri dell'Unione di formulare e di applicare senza indugio una strategia di prevenzione in Burundi, in conformità con gli orientamenti sulla diplomazia preventiva, la risoluzione dei conflitti e il mantenimento della pace in Africa approvati dal Consiglio il 4 dicembre 1995;

7.insiste in modo particolare affinché al Consiglio europeo di Madrid il Consiglio inserisca all'ordine del giorno un punto sul Burundi e ponga in atto sollecitamente il piano globale d'azione definito a Carcassona;

8.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, al governo del Burundi nonché ai Segretari generali delle Nazioni Unite e dell'OUA.

 
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