E' vero che l'affitto della sede di Mosca è pagato fino a Gennaio; ma è vero pure che le tariffe telefoniche, a Mosca come in Ucraina, sono pressoché triplicate negli ultimi tre mesi, e che il costo della vita in genere si è talmente elevato che ci è impossibile mantenere fermi i rimborsi per i collaboratori ai livelli di qualche tempo fa. Sono aumentate enormemente anche le tariffe postali, per non parlare di quelle aeree o ferroviarie.So bene che i famosi cinquanta milioni ottenuti in prestito dal partito servivano a tutta l'Europa centro-orientale ed alla parte asiatica dell'ex Unione Sovietica, e che quindi in quest'area non potevamo pretendere di più; ma evidentemente i costi di normale funzionamento sono qui molto più elevati di quelli a cui il denaro ricevuto può consentire di fare fronte. Resistere con la buona volontà, teoricamente, si può fino a quando i creditori non bussano alla porta; ma poi o si scappa dalla finestra, abbandonando nelle loro mani quanto è in sede, o li si affronta con in pugno armi che, come radicali, mi sembra rifiutiamo di usare.
Capisco e rispetto gli interventi di Luca; ma davvero qui non sappiamo cosa coprire e cosa lasciare scoperto, tirando ora qua ed ora là la copertina a disposizione.
So che - ad esempio - i trecento dollari necessari per Vilnius sono meno della ventesima parte dell'indennità mensile di un parlamentare; ma sono anche quindici volte la somma di cui sono in possesso in questo momento.