Rappresentanza Permanente d'Italiapresso le Nazioni Unite
New York
e con cortese richiesta d'inoltro a:
D.G.A.P. Uff.VIII e Contenzioso Diplomatico
Roma, lunedì 17 ottobre, 1994
Caro ambasciatore,
Ho letto il progetto di intervento a nome dell'Unione Europea sul tema dell'istituzione di una Corte Criminale Internazionale, fatto circolare dalla Presidenza tedesca. In previsione della riunione di coordinamento dell'U.E. fissata per domani, martedì 18 ottobre, Le mie osservazioni sono le seguenti.
Questo progetto appare senz'altro accettabile per i contenuti, meno accettabile per le condizioni, le esitazioni e le riserve procedurali che manifesta: per esempio quando si dice che "il dibattito dovrà mostrare che vi è già un consenso emergente" è evidente che si preannuncia una posizione passiva, pronta a cedere terreno di fronte alle prime obiezioni "forti". Sono anche dell'avviso che, rappresentando la posizione di una entità politica autorevole come l'U.E., essa debba essere più ferma. Non so se queste attuali cautele dipendano dal fatto che occorra già conciliare in sede europea posizioni diverse se non apertamente divergenti, ma sarebbe bene saperlo subito per cercare di giocare d'anticipo.
Conto comunque che anche in sede di riunione di coordinamento U.E. la posizione dell'Italia sia quella già nota ed espressa dal Ministro Martino, ovvero che la conferenza internazionale istitutiva della Corte venga fissata senz'altro, per il 1995 o al massimo nei primi mesi del 1996 ( e questo potrebbe diventare il dato di "concessione" nell'ambito della discussione) e che l'Italia si candida ad ospitare la conferenza.
Le sarei grata di farmi eventualmente sapere dell'esito della riunione.
La ringrazio per la sua cortese collaborazione e le invio cordiali saluti.