ieri notte ho ripreso questo tema in chat, ma nella concitazione contingente non ho potuto esprimermi in modo compiuto.
desideravo prima di tutto sottolineare - richiamandomi a uno spunto fornito da sergio su pasolini -, che quando (poco prima di morire) il sommo poeta ci invito', noi radicali, a "bestemmiare", secondo la mia interpretazione non lo fece certamente intendendo il gratuito berciare da osteria che precede l'ipocrita processione degli stessi porconatori verso la funzione ecclesiastica, la doverosa partecipazione alla quale li omologa alla comunita' e assolvendone i peccati consente loro di... continuare a bestemmiare in osteria per il resto della settimana.
invece la pasoliniana sollecitazione ai radicali a "bestemmiare" dev'essere intesa come un invito a mantenerci eterodossi, disomogenei rispetto al conformismo imperante, piuttosto che usare espressioni ingiuriose verso la sensibilita' religiosa altrui.
in tal senso, mentre ad esempio non esiteremmo ad opporci strenuamente all'orribile pratica dell'infibulazione, o a barbariche amputazioni ed esecuzioni capitali applicate sulla base di una interpretazione (peralltro discutibile) del corano, e volessimo ragionevolmente conquistare civilta' su questi temi, ebbene d'altra parte non vedo quale utilita' avrebbe l'insultare allah: sarebbe una cosa sterile fine a se stessa. allo stesso modo non vedo a che serve insultare la divinita' dei cristiani o quelle di altri credenti.
che (apparente) paradosso: il prete ottuso tollera la bestemmia, purche' la sua "pecora" prolifichi, mentre il laico illuminato promuove gli anticoncezionali ma e' infastidito dalla blasfemita'.
in questa conferenza e' "scappato" un titolo di testo poco rispettoso nei confronti della madre di gesu' cristo.
non facciamone un dramma: probabilmente l'autore si riferiva ad una omonima cantante pop americana; nel qual caso l'aggettivo dispregiativo potrebbe essere appropriato...