Certo è che con la buona volontà e l'abnegazione non riusciamo a pagare né affitti, né linee telefoniche. Lo ripeto: è triste, ma dobbiamo probabilmente stabilire di chiudere tutte le nostre pur piccole e poco attrezzate sedi di quell'area, tranne - e con molti sforzi - quella di Mosca. E questo dobbiamo farlo nel giro di pochissimi giorni, se vogliamo evitare possibili atti violenti da parte di creditori.

Oppure esistono fondi per provvedere a tutti i pagamenti arretrati ed a quelli futuri - per almeno l'ordinaria amministrazione - di qui al Congresso? Ci sono segni concreti che un qualche prestito congruo stia per arrivarci? Possiamo immaginare di trasferire a Mosca qualcosa di simile ad una decina di migliaia di dollari subito, ed altri ventimila fino al Congresso?

Si intende che possiamo prendere pallottoliere, carta e penna e dimostrare che in realtà sarebbero sufficienti, ad esempio, soltanto 26.531 dollari e 48 centesimi; ma qui il problema non è di computisteria, quanto di una decisione politica da adottare con urgenza.