Caro Luca,

non è questione di chi abbia formalmente la responsabilità politica per quell'area, quando si tratta di fare cosette del tipo di sostenere una spesa di ventiquattromila dollari avendone seimiladuecento.

Su alcune dettagliosità ho già risposto in questa conferenza. Per quanto riguarda il denaro inviato in Agosto per sei mesi di affitto della sede, Mamuka ed i nostri amici russi ottennero di pagare al padrone di casa soltanto tre mesi anticipati subito, depositando il resto in banca con l'impegno ad adoperarlo per continuare il pagamento dell'affitto, come previsto, fino a Gennaio. Tuttavia, hanno poi constatato, informandomene, che l'unico sistema per provvedere ad alcune spese necessarie in questo periodo era intaccare la somma accantonata, e così hanno fatto.

Per quanto mi risulta, questa scelta dovrebbe lasciare scoperto parzialmente il solo pagamento dell'affitto di Gennaio.

Torno a dire: senza ottomila dollari al mese - che appaiano all'inizio del mese cui si riferiscono già a Mosca, e non che vengano bonificati da Roma qualche settimana dopo -, la pur essenziale struttura dell'area ex sovietica non può reggere. O li abbiamo, e manteniamo la baracca; o non li abbiamo, e tagliamo subito sedi, punti di riferimento e collaboratori. Tertium non datur.