Sembra che la signora Starostina, responsabile dell'ufficio pubblicità delle "Izvestia", per la pagina chieda molto di più di quanto prospettato finora. Il calcolo precedente era fatto sulla base delle tariffe ufficiali, che - si sapeva - potevano subire qualche ritocco; ma la speranza era che si trattasse di un possibile sconto, non di una richiesta di oltre il doppio della somma prevista.Khramov sta seguendo la cosa; la Starostina si nega, il suo segretario si scusa... Insomma, io conservo la speranza che si possa ottenere in realtà un prezzo vicino a quello ipotizzato inizialmente; ma le complicazioni non mancano.
Migliori notizie ci vengono da Kiev. Il "Kievski Vedomosti" non è in ucraino, come sembrava, ma in russo, il che ci evita se non altro un'ulteriore lavoro di traduzione e controllo stilistico.
Appena la simpatica signora Starostina - o lo stesso direttore delle "Izvestia" - ci metterà in condizione di definire l'accordo sulla pagina, ne daremo comunicazione. Certo è che più si conosce la Russia, più si conferma quanto normale vi sia l'assurdo.