Il Sesto Comitato dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato ieri a New York un progetto di risoluzione relativo all'istituzione della Corte Criminale Internazionale. Il voto si è svolto per "consensus", spianando così la strada alla ratifica definitiva dell'Assemblea Generale, prevista verso la fine della settimana prossima. La prima bozza del documento era stata presentata dall'Italia.
Con questa decisione le N.U. hanno stabilito di creare, dopo decenni di discussioni, un organismo penale dotato di giurisdizione sovranazionale per reati come il genocidio, i crimini contro l'umanità, i crimini di guerra, l'aggressione; reati, questi, oggi particolarmente drammatici in ogni parte del mondo e per i quali permane in larga misura un regime di impunità.
La risoluzione prevede l'istituzione di un Comitato ad hoc aperto a tutti gli Stati membri del sistema delle N.U., che si riunirà due volte nel corso del 1995 ( con un calendario già fissato) per esaminare il progetto di Statuto elaborato dalla Commissione del Diritto Internazionale e per prendere accordi sulla convocazione di una Conferenza internazionale che ratifichi il Trattato istitutivo della Corte.
L'Assemblea Generale ha espresso il suo vivo apprezzamento al Governo italiano per aver formalmente offerto di ospitare tale Conferenza internazionale.
Il Comitato ad hoc sottoporrà il proprio rapporto in occasione della 50a Assemblea Generale delle N.U. ( settembre-dicembre 1995).
L'esito del dibattito è frutto anche dell'intensa attività del Governo italiano che, attraverso l'incarico affidato all'Onorevole Emma Bonino, ha promosso in tutte le sedi competenti la linea favorevole ad una rapida istituzione della Corte e ha contribuito a negoziare i termini del documento finale.
Oltre a questo positivo risultato va segnalato che all'Assemblea Generale delle N.U. sta andando avanti, finora positivamente, anche l'altra iniziativa di grande civiltà giuridica e culturale promossa dal Governo italiano, la richiesta di moratoria delle esecuzioni capitali sulla quale il voto è atteso nei prossimi giorni.