I beg pardon at those read this message only a mental and physical effort... I don't translate all in english in five minutes or in one hour... I take one month.
Please, excuse me people of Moskow and Kiev...
Please, excuse me people of Madrid and Zagreb...
Please, excuse me people of Budapest and Brussel...
Please, excuse me people of the all Countries... (Italy excluded)
Chiedo scusa da adesso a chi potra' leggere quanto segue solo con uno sforzo maggiore di chi utilizza la mia stessa lingua: non ce la faccio prorio a tradurre tutto in inglese e, comunque, ci metterei almeno un mese.
Non so come quello che segue verra' accolto o interpretato, comunque, ritengo di fare cosa utile (se non "buona e giusta").
Non conosco altra lingua che l'italiano, scrivo in italiano, leggo in italiano, penso in italiano, sogno in italiano.
Ritengo sia un mio difetto ed un mio problema.
Quando credo che un testo scritto in inglese, francese o spagnolo possa interessarmi cerco di capirlo con quel poco di inglese che ricordo, quel nulla di francese che conosco e quel piu' di spagnolo che riesco ad intuire.
Dato che la "comunicazione" e' un'arte, non essendo un artista, aggiungo che quanto detto non vuol significare che non mi interessa di essere capito da chi non conosce la mia lingua, ne che gli altri debbano necessariamente adattarsi ai miei limiti.
Quanto detto e' semplicemente l'illustrazione di un fatto.
Come e' un fatto che, quest'anno, per la prima volta, ho potuto consultare un testo "L'Etat du Monde", nella versione italiana che gli amici del tesseramento hanno scoperto in libreria e che gentilmente me ne hanno fatto dono (non so ancora se ringraziarli...).
Veniamo al PIL e alle quote di iscrizione.
Intanto una precisazione: ogni volta che sono stato chiamato a calcolare le quote di iscrizione per il nuovo anno (non ricordo esattamente da quando ma credo siano almeno 4 o 5 anni), non ho mai mancato di coinvolgere altre persone che, dato il ruolo ricoperto ed il punto di osservazione "privilegiato", avrebbero potuto meglio di me dare una valutazione oggettiva dei dati che io, disponendo soltanto delle statistiche ufficiali, non potevo avere. Cosi' ho fatto anche quest'anno.
Prima di proporvi alcune tabelle con i dati che hanno portato alle quote 1995 proposte per i paesi CIS ed Europa dell'Est, e' necessario riportare alcune note riguardanti il PIL:
INIZIO NOTE
da: "Stato del Mondo 1995"
Titolo: NOTA ALLE STATISTICHE
"...nelle tabelle (del libro...) sono state privilegiate le cifre ufficiali piuttosto che quelle comunicate da fonti indipendenti (osservatori, stampa, sindacati ecc.) e i dati normalizzati dalle organizzazioni internazionali hanno a loro volta la priorita' su quelli pubblicati dalle autorita' nazionali.
E' comunque bene ricordare che le statistiche, anche se costituiscono il solo modo di superare le impressioni intuitive, d'altro canto riflettono la realta' economica e sociale solo in modo approssimativo, per un insieme di ragioni di cui almeno tre fondamentali.
In primo luogo, per la difficolta' insita nella misura diretta di un indicatore economico o sociale: l'indice di disoccupazione, per esempio, e' la misura di un fenomeno legato di certo al problema dell'impiego, ma sicuramente non la misura deretta della disoccupazione stessa. In secondo luogo, l'errore di misurazione e' piu' importante nelle scienze sociali di quanto non lo sia nelle scienze esatte. L'impressione dovuta a fattori tecnici puo' essere inoltre aggravata dalla semplice malafede di chi, governi, o altri organismi ufficiali, puo' trarre profitto dalla diffusione di cifre 'truccate'. In terzo luogo, la definizione dei concetti e dei metodi utilizzati per la misurazione della realta' sociale differisce da un paese all'altro, nonostante gli sforzi di normalizzazione effettuati dagli organismi internazionali a partire dagli anni sessanta."
da: "Stato del Mondo 1995"
Titolo: GLI INDICATORI STATISTICI
"Economia
I paesi a economia di mercato e quelli a economia pianificata (o meglio quelli in cui l'economia era tale fino a una data recente) hanno sistemi di contabilita' nazionale molto diversi.
nei primi viene calcoltao il prodotto interno lordo (PIL) o il prodotto nazionale lordo (PNL), i secondi privilegiano il prodotto sociale globale (PSG) o il prodotto materiale netto (PMN), anche se la tendenza e' quella di adottare internazionalmente il PIL.
* Prodotto interno lordo (PIL)
E' la misura della ricchezza creata nel paese durante l'anno, ottenuta sommando il valore aggiunto dei vari settori economici. E' incluso quindi il valore aggiunto della produzione agricola e industriale per l'autoconsumo, cosi' come quello dei <> (educazione pubblica, difesa ecc.), mentre sono esclusi il lavoro nero, le attivita' illegali (come il traffico di droga), il lavoro domestico delle donne sposate.* Prodotto nazionale lordo (PNL)
Corrisponde al PIL, aumentato delle rimesse dei lavoratori all'estero e del reddito dei residenti derivante da investimenti all'estero e diminuito delle rimesse dei lavoratori stranieri residenti nel paese e del reddito di capitali esteri investiti nel paese.
* Prodotto sociale globale (PSG)
Corrisponde alla somma del 'valore globale' della produzione nei diversi settori economici (e non del solo valore aggiunto come per il PIL). Nel PSG alcuni valori sono calcolati due volte, come per esempio il grano, che e' contato una prima volta come prodotto agricolo e una seconda come prodotto industriale (biscotti, pasta, ecc.). A differenza del PIL, infine, sono considerati solamente i <>, mentre i servizi come educazione, difesa, sanita' ecc. ne sono esclusi.* Prodotto materiale netto (PMN)
E' un valore ottenuto a partire dal PSG, dal quale vengono sottratti i valori dei consumi intermedi. Corrisponde qundi alla somma dei valori aggiunti dei settori di produzione <>.* Crescita
Alcuni paesi a economia di mercato utilizzano il PIL come indice di crescita, altri preferiscono il PNL. La differenza tra questi valori, per lunghi periodi (almeno dieci anni) e in paesi sufficientemente grandi, e' generalmente poco sensibile. La tendenza modiale e' quella di adottare il PIL; per questi motivi, mentre in alcune tabelle della sezione 34 -stati- la serie di dati precedenti al 1993 e' espressa in PNL, l'ultimo dato e' relativo al PIL, senza che cio' comporti un'alterazione del confronto. Per paesi piccoli o con un'economia molto legata ai prodotti esteri, invece, tale differenza puo' essere sensibile. Anche nei paesi a economia pianificata vengono usati indicatori diversi per la crescita: alcuni utilizzano il PMN, altri il PSG.
Fonti principali:
- Principali indicatori economici, maggio 1994 OCSE.
- Statistiche finanziarie internazionali, giugno 1994, FMI.
- Atlante della Banca Mondiale, 1994.
- Annuario statistico dei paesi membri del COMECON, 1990.
- Serie 'Country Profile' e 'Country Report', The Economist Intelligence Unit.
- Studio sulla situazione economica dell'Europa nel 1993-94, Commissione economica per l'Europa, ONU.
- Balance preliminar de la economia latinoamericana 1993, dicembre 1993, CEPAL.
* Conversione del PIL in dollari
Per esprimere il PIL in dollari USA e' stato preferito il metodo della Banca mondiale a quello delle Nazioni Unite. Il cambio utilizzato e' quindi una media ponderata del cambio degli ultimi tre anni, e il fattore correttivo tiene conto della differente inflazione tra gli USA e il paese considerato. Questo metodo permette di ammortizzare l'effetto della fluttuazione dei cambi delle varie monete.
FINE NOTE
INIZIO TABELLE
Nelle tabelle seguenti, la prima colonna riporta il nome del Paese, la seconda il reddito procapite dell'ultimo anno disponibile (solitamente il 1992), la terza la percentuale di crescita del reddito, la quarta il reddito procapite 1993, la quinta la quota 1994, la sesta la quota proposta con vicino, tra parentesi, la quota definitiva se diversa da quella proposta.
Le lettere QV indicano Quota Volontaria.
I dati sono quelli rilevati dalla pubblicazione "Stato del Mondo 1995", edizione italiana.
Tutte le cifre sono in dollari USA
TABELLA PAESI BALTICI E CIS
Paese PNL Crescita PNL Quota Quota
procapite annua procapite proposta
1992 1993 1993 1994 1995
------------------------------------------------------------------
Estonia 2750 - 2,3 % 2686 6 12
Lettonia 1930 -19,9 % 1545 4 10
Lituania 1310 - 17 % 1087 4 10
Bielorussia 2910 -10 % 2619 3 10 (3)
Fed. Russa 2510 -12 % 2208 5 8
Ucraina 1820 -16 % 1528 3 6 (4)
Moldavia 1260 - 4 % 1171 3 6 (3)
Georgia 859 -10 % 773 3 6 (1)
Azerbaigian 870 -13,3 % 754 3 6 (1)
Armenia 780 - 9,9 % 702 QV 6 (1)
Kazakistan 1680 -12,9 % 1463 3 10 (3)
Kirghizistan 810 -17,4 % 669 3 5 (3)
Tagikistan 480 -21 % 379 3 5 (3)
Turkmenistan 1270 7,8 % 1369 3 10 (3)
Uzbekistan 860 - 3,5 % 829 3 5 (3)
TABELLA EUROPA DELL'EST 1: ex-Yugoslavia
PIL Crescita PIL Quota Quota
procapite annua procapite proposta
1993 1993 (a) 1993 1994 1995
------------------------------------------------------------------
Slovenia 5871 1 % 30 50 (48)
Croazia 1943 - 8 % 12 18 (16)
Bosnia Erz. 1756 (bc) nd QV QV
Macedonia 1756 (bc) -15,2 % 6 10 (9,6)
Serbia (d) 2364 (bc) -30,3 % 3 3 (3)
Kosovo: indicato come provincia della Serbia (e) 3 3 (3)
(a) Prodotto sociale globale (PSG).
(b) 1989.
(c) Prodottom materiale netto (PMN).
(d) Comprende Serbia, Montenegro e Voivodina.
(e) Non ci sono dati specifici.
TABELLA EUROPA DELL'EST 2: altri paesi
PIL Crescita PIL Quota Quota
procapite annua procapite proposta
1992 1993 1993 1994 1995
------------------------------------------------------------------
Albania 1165 11 % 1293 3 5
Bulgaria 974 (a) - 6 % 8 9
Romania 1090 1 % 1100 8 10
Polonia 1960 4 % 2038 11 19
Ungheria 3252 (a) - 1 % 15 32 (24)
R. Ceca 2536 0,5 % 2548 16 24
R. Slovacca 2133 -3,6 % 2056 10 19 (18)
(a) 1993.
FINE TABELLE
Non aggiungo commenti miei alle tabelle, alle quote proposte ed a quelle decise ma, ad integrazione delle note sul PIL, riporto la nota di spiegazione di un'altra tabella (che omettero' per la gioia di tutti) sempre tratta da "Stato del Mondo 1995" e che, credo, potrebbe essere "illuminante".
INIZIO NOTA
Titolo: Classificazione dei Paesi: IL PRODOTTO INTERNO LORDO
"La tabella che segue presenta 173 paesi ordinati in base al prodotto interno lordo (PIL) pro capite calcolato dalle Nazioni Unite ne 1991 in base al metodo delle <> (PPA). I dati raltivi al PIL indicati altrove in questo libro - nelle tabelle dedicate ai vari paesi e insiemi geopolitici - cosi' come i PIL spesso citati dalla stampa sono calcolati con il metodo cosiddetto della Banca mondiale (qui di seguito definito in sigla PIL-BM). Con quest'ultimo metodo, la produzione di un paese e' valutata utilizzando i prezzi interni del paese in oggetto; i valori cosi' ottenuti sono poi convertiti in dollari usando una media ponderata dei tassi di cambio degli ultimi tre anni.Col metodo elaborato dalle Nazioni Unite basato sulla parita' di potere d'acquisto (abbreviato PIL-PPA) si valuta la produzione dei vari paesi usando per tutti il medesimo insieme di prezzi medi mondiali. Questo metodo consente un raffronto molto piu' rigoroso tra i PIL dei vari paesi. Per esempio, secondo il metodo della Banca mondiale, la produzione di riso e' valutata nel PIL giapponese a un prezzo sei volte superiore che in quello della Thailandia, il che tende a gonfiare artificiosamente il PIL giapponese. Con il metodo PPA, invece, si usa il medesimo prezzo di riferimento per il riso, cosi' come per qualsiasi altro prodotto.
Il calcolo del PIL tramite il metodo PPA apporta risultati inaspettati, che contraddicono molti preconcetti. Risulta, per esempio, che il PIL-PPA pro capite di un paese di nuova industrializzazione come Hong Kong supera quello della Francia o della Danimarca. Per contro il Giappone appare relativamente meno sviluppato di quanto non suggeriscano i dati della Banca mondiale. Nel 1991, infatti, l'impero del Sol levante non aveva ancora raggiunto il PIL-PPA pro capite della Germania o della Svizzera. Anche altri esempi possono destare sorpresa: il PIL-PPA pro capite della Cina ha raggiunto quasi i 3000 dollari nel 1991, vale a dire sette volte il valore del PIL-BM pro capite. Si puo' anche constatare che il PIL-PPA pro capite della Cina e' il triplo di quello dell'India mentre il PIL-BM e' sostanzialmente uguale.
Per decenni si e' ripetuto che la Cecoslovacchia e l'Ungheria erano i paesi piu' sviluppati del <>. Eppure lo studio delle Nazioni Unite dimostra che il PIL-PPA pro capite di Russia, Bielorussia, Estonia, e Lettonia era, nel 1991, ben piu' elevato che quello della Cecoslovacchia o dell'Ungheria. Un altro esempio: l'Algeria, da tutti considerata il paese piu' sviluppato del Maghreb, ha un PIL-PPA pro capite pari al 61% di quello della Tunisia e all'86% di quello del Marocco.Il PIL-PPA pro capite della Corea del Nord e' inferiore del 20% rispetto a quello della Bolivia: questo dato puo' stupire visto che e' riferito a un paese che dichiara di aver costruito la bomba atomica o quanto meno di essere impegnato in un sofisticato programma nucleare.
D'altro canto, tali risultati costituiscono una critica all'abituale classificazione tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo. Infatti, la Grecia (inserita coerentemente tra i paesi industrializzati) ha un PIL-PPA pro capite inferiore a quello del Venezuela, della Corea del Sud e di Cipro, classificandosi piu' o meno allo stesso livello di paesi come Malta, Lettonia e Malaysia."
FINE NOTA