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- 12 dicembre 1994
CECENIA
Su questo argomento, conto di riuscire a scrivere un testo di analisi; tuttavia, una considerazione devo esprimerla subito.

Da tre anni, questa minuscola repubblica caucasica aveva proclamato un'indipendenza che Mosca non ha mai riconosciuto. Si è qualcuno, nel mondo, stracciato le vesti per sostenerla? Hanno l'Italia, l'Unione Europea, gli Stati Uniti, la "Repubblica" preteso il riconoscimento? Non mi sembra di ricordarlo.

Ora, io credo che o si decide di battersi perché un Paese venga riconosciuto indipendente, e quindi lo si difende, o si accetta che sia parte di uno Stato, che ha le sue regole per quanto riguarda la repressione delle insurrezioni armate - che avvengano a pochi passi od a migliaia di chilometri dal palazzo presidenziale.

Come sempre, occorre vigilare perché nella repressione non vengano compiuti eccessi, perché i mezzi non siano spropositati rispetto ai fini. Non mi sembra, però, che l'azione infine decisa dal Cremlino sia più eccessiva dei comportamenti attuati per decenni da uno Stato della Comunità - ora Unione - Europea quale il Regno Unito nei confronti dell'Irlanda del Nord.

Ho piuttosto l'impressione che i vari Giulietti Chiesa, già sul libro paga del KGB oltre che dell'"Unità" ed ora pagati dalla "Stampa" di Agnelli e dalla stessa Fininvest, stiano manipolando come di consueto l'informazione dalla Russia per cercare di dimostrare che questa volta Eltsin avrebbe davvero sbagliato: tentativo, del resto, reiterato di mese in mese con qualsiasi pretesto.

Si badi: la Cecenia non è la Bosnia, la Russia di Eltsin non è la Serbia di Milosevic. Potete stare certi che la quasi totalità di quanti salteranno su ad attaccare Eltsin corrisponderà perfettamente alla massa di quanti hanno sostenuto e sostengono che nella ex Yugoslavia i torti sono di tutti, che la Serbia va compresa e così via. Lo schieramento è sostanzialmente ideologico.

Da parte mia, se un'ideologia avessi sarebbe quella della più classica democrazia; ma non ne ho alcuna, e più che mai mi sento pragmaticamente, da radicale, attento ai fatti ed alla rispondenza di questi al diritto. Nella caotica Russia del presente, nessuno fino ad ora ha garantito una più alta osservanza del diritto di quanto sia riuscito a fare Eltsin; altri, anche nei programmi e negli intenti, minacciano ben altri comportamenti.

 
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