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- 13 dicembre 1994
RADIO RADICALE

Non sono d'accordo con la impostazione della parte radiofonica italiana della campagna iscrizioni 1995 del Partito.

Noi non siamo un club, nel senso che non siamo un salotto che si riunisce ogni sera, o dopopranzo, per parlare di sé, o dei probbblemi.

No. Io credo che quel che serve agli ascoltatori della Radio sia conoscere cosa il partito radicale di oggi sia. In termini di organizzazione. Gli ascoltatori devono sapere che tipo di partito telematico il PR sia, che tipo di partito che manifesta, che presenta mozioni parlamentari, che riesce ad intervenire sulle nazioni unite, che ha gente in giro per il mondo che lavora per certe cose insieme ad altre mai viste nella massima parte dei casi.

Cosa sia oggi il partito è ignoto agli ascoltatori di radio radicale. Ignoto, e solo in minima parte per colpa della radio. Gli ascoltatori della radio non sanno che il partito esiste anche - la frase è pericolosa, ma spero ci si comprenda - in qualche modo a prescindere dalle sue campagne fissate dalla mozione.

Noi dobbiamo partire dal partito, anche in termini di organizzazione.

La sfida vera che il partito sta oggi conducendo, identica a quella condotta da oltre trenta anni, indentica, è quella dell'affermarsi di un soggetto politico a incidenza territoriale indefinita, e che non partecipa alle elezioni. Ma che ha parlamentari... E ministri. ISCRITTI.

La vera grande forza, politica, culturale, morale, ideale, è la sua natura. la natura del transpartito transnazionale.

Il dato rivoluzionario del partito radicale non è solo o non è tanto quello per cui ci si unisce su campagne. ma il fatto che ci si unisce in partito, anche se non si condividono tutte le campagne che il partito conduce. Anche se se ne condivide una sola, e per qeulla, per quella sola, ci si iscrive al partito radicale.

ma su questo, ahimé, non si è tutti d'accordo.

In ogni modo, è certo che dobbiamo scegliere, nel progettare e iniziare una campagna iscrizioni per radio, tra il dare l'immagine o l'identità del partito.

Su incarico di Emma avevo lavorato a progettare la campagna di iscrizioni per radio. Non mi risulta essere stato da emma ritirato quel mandato, quell'invito. A me, almeno, non risulta. Ma forse risulta ad altri.

Il problema, per quel che mi riguarda esiste soltanto nei confronti di Emma, e dell'impegno che ho assunto rispetto a lei, e rispetto a tutti. Non c'è dubbio, comunque, che su una campagna radio quale quella illustrata da Alessandra, personalmente non intendo assumere responsabilità, visto che non mi convince affatto, e non mi trova d'accordo.

Giacché, immagino, non si vota, forse Emma avrebbe da dire o ripetere la sua.

 
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