La domanda posta da Luca mi sembra pertinente. Credo, del resto, che dovremmo arrivare al Congresso con una proposta su questa materia. E' del tutto verosimile e congruo che le associazioni radicali debbano contribuire alle spese del partito. Occorre scegliere in base a quali parametri.Ecco alcune possibilità: si contribuisce con una quota fissa, prescindendo dal bilancio delle associazioni; si contribuisce con una quota percentuale delle entrate delle associazioni; si paga il costo di strutture, strumenti e servizi effettivamente utilizzati (ufficio, computer, fax, bollette telefoniche, spedizioni eccetera).
Non credo che tutte le decisioni sul futuro assetto del partito debbano essere demandate al Consiglio Generale. Alcune, che non richiedono una complessa fase istruttoria, possono tranquillamente venire prese dal Congresso; ed è appunto il caso, ad esempio, di quelle che riguardano i contributi da parte delle associazioni radicali.
Va poi trovata una formula che assimili - per quanto riguarda i contributi - alle associazioni radicali quei comitati che, nati in ambito del partito, ne sono formalmente separati ma usufruiscono di sue strutture e risorse.