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Archivio segreteria PR
- 29 dicembre 1994
Ha ragione turco nel non avere ragione.
Difatti i termini politici espositivi di luca sulla questione dare/avere associazioni sono per quanto mi riguarda (e NON SONO il tesoriere dell'ERA) troppo parziali. E sono parziali perché la capacità di raccogliere denaro o meno da parte delle associazioni è direttamente proporzionale anche alla capacità del partito di fornire "par condicio" promozionale alle battaglie stesse. E badate che non dico certo questo per chissà quale difesa... difatti 16 milioni (peraltro che io sappià già ipotecati) sono nulla rispetto ai 270 (?) raccolti da nessuno tocchi caino e ai 200(?) che dovrebbero arrivare dalle istituzioni europee, 0 ai 7-500 (?) che il comitato non c'è pace senza giustizia avrà anch'esso dalle suddette.

In sintesi quindi la mia attuale opinione è: è giusto riconoscere al pr tutto quello che è possibile riconoscergli in termini di servizi ma siccome il pr non è un "locatore" e un locatore qualsiasi ma è "il papà" della famiglia radicale un papà che ha poteri politici non indifferenti...

credo anche che un codice di deontologia politica sia necessario per la "par condicio" tra tutti i figli radicali.

C'è poi un'altra considerazione e non da poco tra associazioni del partito (praticamente senza poteri ma che porta soldi al partito poiché per esserne membri iscritti bisogna essere iscritti al partito) ed associazioni federate al partito (queste ultime hanno riconoscimento nel Consiglio Generale e in più non hanno nessun obbligo dei loro iscritti ad essere iscritti al PR). Per queste ultime ci dovrebbe essere un patto di federazione dove la questione dare/avere che nelle associazioni radicali è coperta o calmierata dalla questione iscritti al partito viene discussa e quantificata. Ad oggi, che mi risulti, nessuno della tesoreria a messo in cantiere tale patto previsto dallo statuto del pr. Eppure nessuno tocchi caino mi sembra sia nelle piene condizioni di poterne discutere e, eventualmente, sottoscriverne.

 
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