Non condivido né la scarsa sostanza, né il linguaggio dell'intervento di Busdachin in materia. Sono esattamente una delle persone che ha vissuto maggiormente all'estero negli ultimi sette anni, e confermo: ci può essere qualche maggiore esigenza di spesa fuori d'Italia, ma certamente, assolutamente non il cento per cento all'estero e lo zero per cento in Italia. Che le dislocazioni possano comportare problemi e sacrifici di vario genere è vero; ma il riconoscimento di questo dovrebbe avvenire più su un piano politico che su uno economico, e in ogni caso non con una quantificazione così estrema.Non è affatto vero che io non abbia sollevato il problema anche in precedenza: l'ho fatto in almeno due riunioni alcune settimane fa. Ieri il fatto che si sia parlato con chiarezza di ulteriori due mesi di sospensione dei rimborsi e che mi sia stato confermato che alcuni fra noi lo hanno ricevuto anche per il mese di Dicembre mi ha fatto sentire necessario il riparlarne, in modo più deciso e formale.
Non ho nulla, ovviamente, contro Massimo, o Danilo, o Michele, o Sandro: sono anzi certo che non avranno difficoltà a comprendere il senso delle mie considerazioni.