Non condivido l'osservazione di Angiolo su una scarsa "brillantezza" della nostra posizione sulla Cecenia: ritengo, anzi, che sia stata la più valida possibile, insieme a quelle di Sergey Kovalev o di Elena Bonner. E so bene che un commissario europeo, tre europarlamentari, tre parlamentari italiani ed altri illustri signori renderebbero più visibile e probabilmente più efficace la missione a Grozny: ma tant'è, loro non sembra si possa averli con noi, ed ha ragione Khramov nel sottolineare che anche la presenza di tre "semplici" dirigenti del Partito Radicale, di tre Paesi diversi, sarebbe un fatto importante e senza precedenti.

Mi ha lasciato perplesso che Emma, ieri mattina, abbia detto semplicemente che per la missione a Grozny non c'era una lira. Vorrei che su questo una percentuale dell'esistente si stanziasse; ma consideriamo pure che sia del tutto impossibile. Ciò che in ogni caso andrebbe fatto è provare a trovare delle risorse specifiche.

Non mi porrei il problema di pescare o meno nel consueto bacino. Qui siamo di fronte - come ho già avuto modo di scrivere - non ad una circostanza accessoria, ma ad una ragione d'essere del partito: se non ora, a Grozny, quando?