Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 28 apr. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio segreteria PR
- 5 gennaio 1995
senza riflettere...

ieri ho pagato l'affitto

ho controllato la mia "cassa"

ci sono i soldi messi da parte per l'assicurazione (500.000 circa), quelli per le spese di casa tipo sip, luce, ecc. (200.000 circa) piu' quelli per il condominio (100.000) piu' quelli per l'iscrizione al PR (250.000 circa).

Il Partito radicale mi riconosce creditore di 3.500.000 lire (collaborazioni novembre e dicembre 1994).

Ho un debito con un amico di 700.000 lire (ci ho pagato il contributo al SSN).

Che altro dire? Non mi va poi cosi' male, credo.

Perche' ne parlo? (domanda che faccio a me stesso, adesso.)

Perche' ho voglia di farlo?

Forse perche', contrariamente a cio' che vorrei, non mi sento in questo momento molto sicuro, riguardo al futuro.

Se e' cosi', e non riesco ad accettarlo, quali sono i motivi che mi portarono sette anni fa a scegliere di "vivere il partito radicale" in prima persona e non, piu' semplicemente, ad aiutarlo finanziariamente.

Ci sono capitato per caso? E' stata una scelta di comodo? Non avevo alternative?

Perche' ne parlo? Perche' parlare di soldi?

Forse anche perche' altri lo fanno? Forse perche' non mi va di nascondere la testa sotto la sabbia e aspettare che passi la tempesta?

Forse ne parlo perche' se di soldi non me ne arrivano presto da qualunque parte, a febbraio non ne avro' per l'affito e tutto il resto.

Da qualunque parte... gia', ma fino ad ora da dove mi sono arrivati?

E non lo sapevo forse che poteva andare cosi'. Non lo sapevo che c'era questa possibilita'?

Certo che lo sapevo. E allora, perche' quella scelta?

Se tornassi indietro, la rifarei?

Non credo si tratti di "giustizia". Per chi ha avuto pagati novembre e dicembre e per chi no.

Credo di essere in accordo con Emma su questo. Era, ed e' ancora oggi, una decisione da prendere su come e dove investire i soldi di chi finanzia il Partito radicale. E questa decisione deve prenderla il Segretario (la Segretaria) del Partito. Deve e dovra'. Non altri.

Certo, puo' chiedere suggerimenti e consigli ma, alla fine, chi determina queste scelte, cosi' come ogni altra scelta, e' solo la Segretaria del Partito. Con tutto cio' che ne consegue. Oneri e onori, cosi' si dice.

Sarebbe forse meglio avere anche un Tesoriere che si preoccupi di come trovarli, i soldi.

Ma visto che non c'e', ne facciamo a meno. Come sempre si fa a meno degli assenti.

Mi accorgo che il "flusso" spontaneo di pensieri si sta esaurendo. Me ne rendo conto dalla tentazione di correggere, modificare, limare, smussare...

Comincio a riflettere. C'e' pero' forse il rischio di rimuovere qualche verita'...

Un'altra cosa vorrei dire, riguardo la Cecenia.

Pensando alle 3.500.000 lire ho avuto per un attimo la tentazione di rinunciarvi per "investirli" in questa iniziativa... (vorrei anche avere il coraggio di parteciparvi, anche vincendo la pigrizia fisica e psichica che ho addosso).

Non me lo posso permettere. Non posso. Non ho questo coraggio.

E' ridicolo, non trovate? Non li ho nemmeno in tasca quei soldi e non ho il coraggio di rinunciarvi.

Cara Emma, credo sia vero, non si tratta di "giustizia".

Caro Antonio, credo sia vero, si tratta di affitti da pagare, tasse, canoni vari, spesa da fare, mangiare, vestire...

Cecenia: cosa accadrebbe se il Consiglio regionale sardo, ad esempio, magari dopo un referendum, reclamasse e proclamasse l'indipendenza della Sardegna? L'Italia invierebbe le truppe? Sarebbe giusto? Cosa farebbe il PR?

Ed io, essendo nato in Sardegna, da madre romana di origine sarda e padre siciliano e vivendo a Roma da trent'anni, dovrei lottare per la Sardegna o per l'unita' d'Italia?

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail