Trovo molto valida l'ultima decisione di Emma in proposito. E', a mio parere, la dimostrazione che discuterne in riunione apertamente, con franchezza e dedicandovi il tempo necessario, è stato utile ed era indispensabile.Il mio richiamo ad esigenze di giustizia non si rifaceva a categorie astratte, ma semplicemente, laicamente ad una situazione precisa, concreta. E - tengo a ribadirlo - implicava una valutazione negativa su una decisione, ma non su alcuna persona. Senza fiducia nei confronti di chi deve prendere o modificare una decisione - in questo caso Emma - i problemi non si sollevano: si lasciano perde e si aspetta che li risolva il tempo, covando intanto rancori e malanimo.
Grazie ad Emma per avere accettato il dibattito, pur con qualche scintilla, e per averlo risolto individuando un criterio opportuno.