Sono rientrato a Mosca oggi, insieme con Nikolay. Ho avuto il tempo di cambiarmi e di fare un collegamento con Radio Radicale e poi sono andato alla conferenza internazionale su fascismo, razzismo e totalitarismo, che durerà ancora due giorni. In quella sede dovrei riuscire a rivedere Kovaliov ed altri deputati.Per quanto riguarda gli invitandi al Congresso, a partire da Kovaliov, spero di avere delle risposte entro dopodomani. Dalla Cecenia vorrei che potessero venire due persone: Mussah, che e' un giovane giornalista molto in gamba che e' stato con noi in questi giorni, e Zareta, un'assistente universitaria di Grozny. La seconda ha gia' un passaporto valido per l'estero, ma non siamo riusciti a rivederla prima di partire per Mosca perche' attualmente e' ospite di parenti in un villaggio sperduto; il primo non ha ancora il passaporto, ma spera di procurarselo in pochi giorni.
Per quanto riguarda la relazione per il Congresso, a parte il lavoro sul Caucaso e sull'Asia centrale svolto prevalentemente da Mamuka, conto di inviare la mia parte entro lunedi'.
Sui visti per l'Italia per tutti coloro che dovrebbero venire al Congresso dall'area ex sovietica avrei bisogno di sapere quali passi sono stati fatti sulla Farnesina e sul consolato italiano a Mosca, avere una copia delle eventuali lettere inviate ed il nome delle persone con cui si e' parlato. Nel caso di Olga Antonova, che si vorrebbe a Roma da adesso per lavorare sulle traduzioni, come ho spiegato non c'e' alcuna speranza che qualcuno al consolato la faccia arrivare fino al punto di consegnare il passaporto e la domanda di visto per un mese senza una precisa disposizione del Ministero, perche' la cosa semplicemente non e' prevista. Si puo' avere un visto turistico - attraverso strane agenzie o con inviti personali che richiedono una pratica ora complicata in Italia -, un visto per lavoro - che richiede circa tre mesi di pratiche a Roma ed a Mosca - o un visto per missione - come otteniamo per congressi e conferenze -, che pero' vale solo per dieci giorni.