Questa mattina mi e' toccato parlare del pericolo del neofascismo in Italia. Meta' dell'audience e' rimasta delusa quando ho esordito spiegando che fortunatamente non e' vero che i fascisti siano tornati al potere, come molti avevano letto sui loro giornali dopo le elezioni dell'anno scorso. Da segnalare che un croato, un tedesco, un'inglese e un francese pensavano che il Partito Radicale fosse "al governo con i fascisti". Chiariti un po' di equivoci, e' stata molto piu' interessante la tavola rotonda di questa sera sulla questione cecena: introdotta da Sergey Kovaliov ed Yuri Orlov, ha visto la partecipazione di diversi deputati russi, e fra gli interventi piu' apprezzati vi sono stati il mio e quello del deputato tedesco Uli Fisher. Entrambi abbiamo affrontato il tema delle relazioni con l'Unione Europea, del carattere internazionale dei diritti umani e della necessita' di coordinare il lavoro dei democratici russi con quello delle istituzioni e delle organizzazioni internazionali.Ho anche prospettato una manifestazione, che vorremmo tenere fra qualche giorno, davanti al monumento al milite ignoto presso le mura del Cremlino, con lo slogan "in memoria di tutti i soldati russi uccisi dal militarismo, da Stalin a Graciov". La cosa e' stata accolta molto positivamente.
Sergey Kovaliov mi ha poi confermato che sara' a Strasburgo il 30 Gennaio e subito dopo a Ginevra. Non sa ancora se potra' venire al Congresso, ma gli piacerebbe - anche perche' non ha mai visitato l'Italia.
L'altro deputato che ho invitato, per ora, e' padre Gleb Yakunin, uno dei personaggi piu' vicini ad Eltsin negli ultimi anni ed ora schierato con Kovaliov sulla crisi cecena e nella denuncia dell'autoritarismo. Cerchera' di venire.
