Al Congresso del Partito manca meno di un mese. E' banale che sia ovvio, è ovvio che sia banale l'urgenza di seguire insieme l'opera di ciascuno e di tutti.E' ovvio e banale, dunque, che ci si riunisca, ogni mattina alle nove.
A meno che si ritenga che al Congresso debba arrivarsi in altro modo che lavorando insieme per renderlo importante e utile; a meno che si ritenga che non serva, anche, dibattere e riflettere insieme prima del congresso.
E' certo, invero, che questa situazione romana di oggi impone una riflessione a tutto campo. Che possiamo benissimo decidere di lasciare, intera, al congresso, senza aiutarla in alvun modo.
O limitandoci ad aiutarla nel rendere massimamente evidente che in termini almeno organizzativi mutamenti radicali sono assolutamente necessari e urgenti.