Archivio segreteria PR |
- 9 marzo 1995
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Cara Marina, mi verrebbe da dirti che hai detto delle idiozie (può capitare a ciascuno di noi), non lo faccio perchè potresti pensare che voglio dirti che sei idiota, e non lo penso. Dovresti però avere più senso della misura, renderti conto del senso che le parole hanno: "guerra tra poveri", "tu non vieni alla mia e io non vengo alla tua"... Non so quale esperienza condominiale tu hai per portarla a modello di vita del partito. Io sono venuto a piazza Navona appena ho potuto, e avrei potuto anche non venire, se fosse stato necessario per non sguarnire altri fronti: sono venuto da membro della segreteria del Partito radicale e come segretario di Nessuno tocchi Caino che ha aderito alla settimana pro Tibet (mentre eravamo a Vienna con Mariateresa, Lucio Bertè e altri compagni soprattutto per l'inizitiva sulla pena di morte - dovevamo consegnare migliaia di firme al Presidente della Conferenza, Ibrahima Fall, e lo abbiamo fatto con Emma, Adelaide ecc. -, ci abbiamo messo un minuto per decidere che come partito |
radicale dovevamo fare un'azione sul Tibet per il veto opposto dalla Conferenza a far intervenire il Dalai Lama, e allora la scritta "Save Tibet" è comparsa durante l'apertura dei lavori della Conferenza, e ha fatto il giro del mondo). Il senso delle priorità e delle opportunità politiche, qui al partito, credo sia presente a tutti. Mentre tu confondi il pieno di iniziativa politica, e spesso la necessità di farci in quattro per non perdere occasioni, con la guerra tra poveri. Questa guerra è un problema tuo, che solo tu puoi risolvere. |
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