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- 25 marzo 1995
Dall'autunno del 93 non mi occupo piu' di cose russe.
Fino ad ora non mi ero mai permesso di intervenire nell'ambito di come veniva o viene gestita la faccenda ex Unione Sovietica per non interferire. Ma visto che qualcosa ne so e visto che i protagonisti nel frattempo non sono cambiati, alcune osservazioni

in relazione all'ultima nota di Antonio devo proprio farle.

a) Il deputato Lepekhin e' ad oggi l'unico deputato russo

iscritto al Partito radicale (quindi non proprio "sostanzialmente

sparito"). Mi sembra anche che la sua partecipazione alla Conferenza antiproibizionista di Roma assieme alla Irina Hakamada (anche lei a suo tempo invitata da Marija Ivanian) sia stata molto soddisfacente, all'epoca.

b) Ad onore di Marija Ivanian va detto anche che pur non appartenendo allo staff( a rimborso) dal gennaio del 93 ha continuato in piu' occasioni, spesso non gradita, a dare una mano al partito.

Bisogna anche dire che Marija lavora al Parlamento russo in qualita'

di segretaria di una Commissione parlamentare. Un ruolo invidiabile

quindi per avvicinare i deputati al partito, per sondarne le possibilita' d'iscrizione o suggerire l'opportunita' d'invitarli

financo al congresso. Non si adombrino Antonio e Nikolay se la Ivanian, oltre a non capire perche' l'unico deputato iscritto russo

non sia stato invitato, abbia proposto di invitare la Davadskaja e un'altro perche' ritiene che possano essere utili per l'iscrizione e per iscrivere altri deputati ancora. Francamente sembra che operi

nell'interesse del Congresso e che le questioni poste non siano da buttare.

c) E' dal 1990 che invitiamo Gleb Jakunin, Kovaliov , etc. senza che mai venissero. Spero raccolgano l'invito, sono personaggi di rango e aiuterebbero la causa. Ma mi risulta anche, che a tuttora, non abbiano risposto ai nostri inviti con l'eccezione di Jakunin che ne ha parlato proprio a Marija.

Se alla stessa Marija viene spesso chiesto di contattare qualche deputato e di adoperarsi per iscriverne altri non vedo perche' il suo suggerimento possa essere "subdolo" ("...per proporre, per viaggi a Roma, nomi di parlamentari di suo gradimento...") diversamente dal suggerimento di Antonio, o Antonio intende invece portarli a Katmandu'?

Infine...

Mi sembra eccessivo che Antonio trovi "poco simpatico" il

"proporre" e si lasci andare a giudizi personali denigratori sulla Ivanian, a cui al pari di Nikolaj, Irina Podlessova, Fiodor Chub, Mamuka e agli altri dobbiamo tutti moltissimo, finendo per scivolare

sulla gratuita volgarita' dell' "abbiamo gia' dato".

Mi sembra strano poi che si possa ficcare in conferenza una nota del genere senza mettere anche il messaggio di Nikolay a cui si riferisce, senza far sapere a chi Marija ha osato proporre la questione dei deputati e , come ultimo oltraggio, non si spieghi cosa di sbagliato ci sia, per un membro del Consiglio Generale occuparsi del Partito!

Si sa che la formazione culturale e politica di tipo leninista educa al manicheismo e settarismo. Lo sanno anche i russi che e'

difficile sostituire un "know how" di questo tipo con uno piu' democratico e liberale . Ma questa nota, nel linguaggio, nella sostanza, negli intenti, ricalca il quanto sopra. Non ci vedo

molto del nostro stile, anche del piu' rozzo.

Il tono da "ukaze" dello scritto non lascia dubbi.

Dasvidanija!

 
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