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- 3 giugno 1995
SERBIA, TURCHIA E BOSNIA

Non solo la Serbia, ma nemmeno la Bosnia - se non erro - aveva chiesto l'adesione all'Unione Europea quando è partita la campagna del Partito Radicale in proposito.

Angiolo poi non spiega perché gli "piacerebbe fare la prova" con il governo turco. Solo per chiedere, una volta che la Turchia sia membro dell'Unione, di rispettare le responsabilità sui diritti umani inerenti al proprio nuovo status?

Il fatto è che la Turchia non rispetta assolutamente quelle - che già sarebbero più che sufficienti - che le derivano dai suoi precisi impegni in quanto membro del Consiglio d'Europa e della OSCE, dai Patti internazionali sui diritti umani sottoscritti in ambito ONU eccetera. E vogliamo premiarla con ulteriore fiducia? Adempia prima ai propri obblighi attuali, e poi potremo preparare l'ammissione.

C'è un'unica cosa che può convincere un governo - ed un sistema statale - come quello turco che sia opportuno rispettare i diritti umani: ed è proprio il fatto che, in caso contrario, nell'Unione Europea - con tutti i vantaggi che ciò comporta - non si entrerà mai. Questa è l'unica arma efficace, tutta politica, nei confronti di chi si pone al di fuori delle regole del diritto internazionale. Privarsi proprio di questa sarebbe, a mio modesto avviso, suicida.

 
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