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- 7 giugno 1995
RICONOSCIMENTO ONU DEL PARTITO RADICALE

Nota per la Conferenza segreteria

Come sapete, il Partito radicale ha chiesto di essere riconosciuto

come ONG/Organizzazione non governativa in ambito ECOSOC e ha presentato la richiesta(35 pagine) in data 25 maggio 1994.

Esistono tre categorie (gradi) di riconoscimento:

Categoria I (42 organizzazioni riconosciute. ad es. Croce Rossa

Amnesty Int'l, Medicin Sans Frontieres, Int'l

Jurist Ass., IPS )

Categoria II (500 org. circa . ad es. Internazionale Socialista,

liberale e democristiana, Parliamentarians for Global

Action, Food and Disarmament Int'l, IRU)

Rosters (850 org. circa)

Noi abbiamo richiesto di essere riconosciuti nella massima categoria,

la I . Che ci consentirebbe di essere consultati dal Seg. Gen. ONU,

dalle Commissioni etc etc e, in ultima analisi, di presentare documenti e proposte a vari livelli). E' innegabile che, se dovessimo

avere successo, l'essere fra queste 42 organizzazioni darebbe al Partito un'ottimo biglietto da visita e, forse, molto di piu'.

Le tre Internazionali "politiche", democristiana, socialista e liberale, venute a conoscenza della nostra richiesta , hanno richiesto l'upgrade alla Categoria I. E questo ci fa gioco.

Finalmente, dopo ritardi e rinvii di oltre 3 mesi, l'ONU ha fissato

i termini definitivi entro i quali la Commissione Ecosoc, formata da 20 paesi) esaminera' le richieste presentate. La Commissione operera'

dal 12 al 24 di giugno. La nostra richiesta dovrebbe essere esaminata il giorno 20.

La commissione e' formata dai seguenti paesi:

Bulgaria, Chile, China, Costa Rica, Cuba, Ethiopia, Greece, India,

Indonesia, Ireland, Madagascar, Paraguay, Philippines, Russian Federation, Sudan, Tunisia, United Kingdom, USA.

La Commissione puo' decidere a maggioranza. I paesi che fanno parte del Consiglio di Sicurezza , al solito, sono piu' uguali degli altri.

Nel senso politico non formale.

DIFFICOLTA'

L'avere noi chiesto il riconoscimento come "Party" ci pone di fronte

al problema di superare un articolo dello Statuto che espressamente nega la possibilita' di riconoscimento a "partiti". La documentazione

da noi fornita e le tesi sviluppate nella nostra richiesta hanno cercato di dimostrare il carattere originale del Transpartito Transnazionale e quindi la possibilita' di superare lo scoglio

formale e semnatico del termine partito. Piu' volte esaminata,

la nostra richiesta e' sempre stata definita ineccepibile.

Ma...e' evidente che l'apertura di un dibattito nella Commissione

su questo punto ci metterebbe in grosse difficolta'.

La presenza di paesi come Cina e Cuba e come Indonesia e Sudan (pena di morte) nella Commissione rende vieppiu' ostiche le nostre possibilita'. Abbiamo gia' avuto modo di verificare che questi paesi

sono bene informati sulle nostre attivita' e che tendenzialmente non hanno una posizione favorevole nei nostri confronti.

STRATEGIA A SOSTEGNO DEL NOSTRO RICONOSCIMENTO

Avendo presenti le difficolta' sopra elencate, e dopo circa un anno

di consultazioni, consigli etc, in armonia con l'impegno a ns favore

della Missione Italiana e di altri amici, abbiamo adottato un'impostazione low profile. Cercando, in sostanza, di riuscire a passare in commissione senza che si apra un dibattito. E, qualora

vi fossero opposizioni o dibattito, di poter portare anche alcuni paesi che , pur non facendo parte della Commissione, potrebbero intervenire in nostro favore.

Un'intensa attivita' di lobbyng viene svolta da mesi. La prossima

settimana sara' in ogni caso determinante.

Domani vedro' il rappresentante irlandese che dovrebbe fare da Rapporteur della Commissione.

La Presidenza dovrebbe essre conferemata alle Filippine, un paese amico. Le vicepresidenze sono della Bulgaria, Chile e Tunisia.

E' previsto che un rappresentante dell'organizzazione richiedente

possa intervenire alla seduta e parlare. Non prevediamo di svolgere un intervento se l'impostazione di basso profilo ci consentisse

di passare senza dibattito. Viceversa se si apre il casino, dovremmo farlo. In ogni caso si tentera' di avere alcuni paesi amici presenti

alla seduta, disposti ad intervenire in sostegno se le cose si mettessero male. Forse abbiamo il 50% di possibilita'.

Ma come si comporteranno Russia e Usa ???

Il problema piu' grosso resta la CINA!

NOTA POSITIVA: Ho fatto "tastare" per vie traverse Cuba, per sapere

che intenzioni avevano e avevo anche raccomandato al mio intermediario di ricordare ai cubani l'ultima visita di Emma Bonino e

il suo incontro con Castro. Pare che Cuba avesse preso la questione molto sul serio, scomodando addirittura la Farnesina a Roma per sapere se effettivamente non ci presentiamo alle elezioni etc etc.

Ha anche preso molto sul serio la visita di emma a Cuba e pare che,

non avendo trovato troppe bestialita' nella nostra documentazione

e considerando tutto l'insieme, non hanno piu' una posizione pregiudizialmente contraria, anzi forse favorevole.Molto importante e' stata la visita di Emma a Nuova York e gli incontri da lei avuti

che ascrivono a nostro favore altri punti niente affatto marginali.

PS Mi scuso se in alcuni punti non viene fornita un'informazione dettagliata del lavoro che si svolge ma e'opportuno vada mantenuta una certa riservatezza sulla attivita' di lobbyng in corso.

 
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