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- 22 giugno 1995
Caro Sandro,

con qualche ritardo, dovuto a varie iniziative che ben conosci, vorrei tentare di dare qualche risposta alle domande che facevi nella tua lettera inserita in questa nostra conferenza, il 17 giugno scorso.

Prima ti devo confessare che ben capendo la difficoltà di chi, come te opera in contesti difficili, trovo che sotto alcuni aspetti, la tua lettera mi è sembrata un po' ingiusta. Rimane che poni un problema centrale, che, per vari motivi e per quanto mi riguarda, ho un po' tralasciato, quello di informare su quanto si è tentato e si tenta di fare per affrontare la situazione economico-finanziaria particolarmente difficile che sta attraversando il partito.

Per quanto riguarda le uscite, come saprai, abbiamo con il tesoriere proveduto, subito dopo il congresso, a ridurre alcune voci particolarmente importanti del bilancio del partito. Queste riduzioni sono state operate in particolare sulla sede di Roma, il cui costo è stato ridotto del 30-40 % circa. Per quanto riguarda altre situazioni e sedi, le riduzioni sono state di molto inferiori, questo anche perché non volevamo in questa prima fase precludere un rilancio del partito. Cosa che avrebbe potuto accadere, per esempio, con la chiusura di alcune delle nostre sedi o punti di riferimento, in particolare nei paesi dell'Europa centrale ed orientale.

Su un altro fronte di ristrutturazione, quello delle associazioni, abbiamo preso un sicuro ritardo, lo confesso, dovuto in primo luogo a varie difficoltà incontrate sulla questione dei progetti di finanziamento da parte della commissione europea. Sono certo che capirai che senza conoscere l'esito di questi progetti sia assai difficile riorganizzare il rapporto tra il partito e questi soggetti.

In ogni caso, queste prime misure si inserivano in una prima fase di ristrutturazione. Questo per dirti che non abbiamo mai considerato che con queste prime e parziali misure avevamo adempito al compito di ristrutturazione affidatoci dal congresso. Di fatto, avevamo deciso di fare il punto a fine giugno e studiare in funzione di eventuali nuovi elementi quali misure confermare, quali modificare e/o quali nuove prendere.

Purtroppo, come sai, come sappiamo tutti, se ci sono alcuni segnali politici importanti (prima fra i quali il riconoscimento dell'ONU dell'altro ieri), mancano segnali certi sia in termini di iscrizioni (da ovunque) sia in termini di altre entrate (progetti, rimborso di crediti). E questo, sicuramente, non per mancanza di impegno da parte del tesoriere ma, come ben potrai immaginare, per ragioni a noi esterne sulle quali non possiamo che tentare, con i nostri pochi mezzi, di influire.

Mi rendo, ci rendiamo, perfettamente conto della difficoltà della tua, e non solo tua, personale situazione (nel frattempo pero', ho saputo che il rimborso di aprile era stato assicurato). Come ci rendiamo conto che il trasferimento di alcune funzioni del partito da Roma a Bruxelles non avviene con la velocità auspicata. Pero' avviene. Tutto è sempre più lento di quello che si vorrebbe e dovrebbe.

Benché non credo che potremmo trovare soluzioni miracolose nei prossimi giorni e nelle prossime settimane ma che dovremmo continuare ad andare avanti per gradi nell'opera di ristrutturazione, affrontandone tra poco, se vuoi, una seconda fase, non per questo non credo che una riflessione comune come tu proponi non sia necessaria. Di fatto, con Danilo, stiamo cercando di capire come e a che data organizzare, a luglio, una riunione-seminario proprio su questo.

Una riflessione che ci dovrebbe anche consentire di capire come utilizzare alcuni importanti segnali politici che ci sono giunti in queste ultime settimane da New York, dall'iniziativa sulla Bosnia, da quella sul tribunale permanente, da quella sulla pena di morte, da quella sul Tibet, da quella antiproibizionista ... nonché dall'Italia.

Sono profondamente convinto che, ancora una volta, ci troviamo in una di quelle situazioni nelle quali dobbiamo tenere duro, dare tempo al tempo perché a partire dalle nostre proposte ed iniziative possa scaturire qualcosa di nuovo in termini politici, in termini di militanza e di iscrizioni, e quindi di finanziamento e di autofinanziamento.

Un abbraccio a te, a tutti,

Olivier

 
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