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- 18 luglio 1995
valutazioni assolutamente divergenti con Ollivier sulla continuità della logica dello Stato nazione dal modello francese ad Hitler, e senza voler offendere n nessuno. La Francia attuò lo Stato-nazione massacrando, violentando, inventando l'Olocausto della Notte di San Bartolomeo.. Ci fu un ottimo storico italiano, "radicale", (mi sfugge, ora, il nome) che esaltò la guerra di mazarino contro la fronda dei nobili, che era l'ultimo residuo delle "libertà" medievali. E in tutto, lingua, religione, concezione patrimoniale, trattamento delle minoranze, la Francia ha modellato lo Stato nazione, poggiandolo su tre pilastri: fisco, burocrazia, esercito. Con la Rivoluzione Francese si avviò il concetto di cittadinanza, ma restarono immutati i criteri di fondo, ecc.
Hitler, con i suoi metodi e la sua cultura, portava a compimento quel processo. L'Olocausto era un momento della pulizia etnica. La Russia, nel dopoguerra, utilizzò la stessa logica, in funzione difensiva, per letteralmente "spostare" la Polonia di centinaia di km. verso occidente. La questione di danzica, dei Sudeti, però, non avevano altra ragione se non quella stessa. E Milosevice, si fa forte dell'antico riconoscimento dell'Europa, e in particolare della Francia in funz antimusulmana per riscuotere i suoi bravi crediti.

Non ci sarà alcuna forma di equilibrio e di pace duratura finché non elaboreremo una teoria dello Stato federale.. Consiglierei Olivier di utilizzare così, al meglio, la conferenza Federalismo: diventerebbe utile davvero.

Lo storico era De Caprariis.

So di essere solo. Per questo ho intenzione, da solo, di avviare una (piccola) iniziativa "politica". Verso il partito radicale.

 
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