Caro Angiolo,le tue osservazioni sono preziose, in particolare - come ho scritto - per quanto riguarda la Spagna dell'unificazione e della assimilazione forzata o espulsione delle minoranze.
E' vero che la cultura europea ha in gran parte assolutizzato il concetto di nazione. A me piacerebbe molto riuscire a contribuire a disassolutizzarlo, senza lasciarlo esclusivamente nelle mani dei nazionalisti. Ho l'impressione che ci si possa ancora lavorare.
Ci sono nazioni fatte di storicamente perseguitati (quella ebraica, o quella sioux); nazioni che identificano una cittadinanza composta da diversi ("the Nation", come molti statunitensi di colore, religione, etnia o lingua-madre diversa dicono con qualche giustificata fierezza del proprio Paese); nazioni che si separano ma non esprimono alcun comportamento aggressivo (quale mi sembra il caso dei cechi e degli slovacchi).
Da questi esempi, forse qualche utile traccia per superare le valenze negative del concetto di nazione si può trarre.
In ogni caso, ricorda che la tua sensibilità e la tua analisi mi trovano molto vicino; cerco, sulla base delle mie riflessioni, di aggiungere ad esse talune cose piuttosto che di levarne.