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Archivio segreteria PR
- 20 novembre 1995
Grazie, Paolino, per la tua riflessione.
Il mio punto ä questo: se si inserisce il Tibet, si puï inserire anche lo Jammu e Kashmir; se si inseriscono il Kosovo ed il Nagorno-Karabach, si puï inserire anche il Kurdistan. Non vedo, infatti, differenze fondamentali sul piano logico. Jammu e Kashmir ä uno Stato occupato quanto il Tibet (solo, non ha un governo in esilio); il Kurdistan ä non riconosciuto come il Kosovo. In entrambi vengono commesse violenze gravissime, che ne fanno centri di attenzione per tutta la comunitÖ internazionale.

E' vero che "non siamo indipendentisti". E' anche vero che non siamo "occupazionisti", "invasionisti" o "genocidisti". Dunque, perchÇ non sottolineare con la nostra tabella che intanto una consapevolezza politica della specificitÖ e dell'importanza di quelle regioni l'abbiamo? Sono soltanto segnali; ma non costano, ed a mio avviso rispecchiano bene la storia e il senso del Partito Radicale.

Si potrÖ dire che la tabella non conta nulla, e che non merita il tempo di questi interventi; ma io resto convinto che rappresenti un elemento del "biglietto da visita" del partito, e quindi vada predisposta con molta cura anche in questi particolari. E spero ancora, a proposito, che almeno con il '96 l'Uzbekistan, il Kazakhstan, il Turkmenistan, il Tajikistan ed il Kirgizistan ritrovino la loro giusta collocazione geografica nell'Asia centrale.

Tornando al Kurdistan ed al Kashmir, ho chiesto al segretario una spiegazione della sua laconica "bocciatura", ma non ne ho avuta alcuna. Forse la basa su una valutazione giusta, che in ogni caso sarebbe bene comunicasse.

 
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