Ancora nessun cenno di risposta alla richiesta relativa alla situazione dell'indirizzario dei parlamentari - necessario per la spedizione di una newsletter sul Tribunale internazionale - è giunta da Bruxelles, Budapest e New York. Si tratta di sedi chiuse, di sedi che non gestiscono più un indirizzario o di mancanza di tempo? Se il caso è quest'ultimo, credo che sarebbe bene cercare di trovarne, poiché il progetto approvato dalla Commissione Europea prevede che la spedizione vada fatta entro poche settimane.
Riguardo al contenuto della newsletter, oltre al testo di una petizione, va definito in questi giorni. Qualsiasi suggerimento è bene accetto.