per le sedi che nelle lingue locali traducono dall'italiano, ecco appunto la versione italiana
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IL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE E "NON C'E' PACE SENZA GIUSTIZIA" SOLLECITANO IL COMITATO PREPARATORIO DELLE NAZIONI UNITE A PROFITTARE DELLA STORICA OCCASIONE DI CREARE UN ORGANO PER LA PACE E LA GIUSTIZIA NEL MONDO INDICENDO PER IL 1997 UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE DI PLENIPOTENZIARI PER L'ISTITUZIONE DI UN TRIBUNALE INTERNAZIONALE PERMANENTE
New York [ Roma, Sofia, Ouagadougou... ], 1 aprile 1996.
La comunita' internazionale avverti' profondamente la necessita' dei due tribunali ad hoc rispetto alle situazioni tragicamente mutevoli della ex Yugoslavia e del Rwanda. Cio' nonostante questo non fu, e tuttora non e', sufficiente a determinare la soluzione di azioni che si sono ripetute innumerevoli volte nel corso della storia e certamente troveranno "ragioni" per ripetersi ancora.
Nel settembre 1994, dopo anni di proposte e consigli, l'Assemblea generale delle Nazioni unite incarico' la International law commission di preparare una proposta di statuto per l'istituzione del Tribunale internazionale permanente. La discussione di quello statuto da parte dei comitati ad hoc e la sua ulteriore elaborazione da parte del Sesto comitato condussero alla creazione del Comitato preparatorio per redigere e negoziare il testo di uno statuto per il tribunale internazionale permanente.
La comunita' internazionale deve chiedersi: qual'e' la soluzione? Sono i tribunali "locali" sufficienti ad affrontare le situazioni esplosive di cui profittano aggressori cupidi e vaneggianti nell'incitare e perpetrare crimini orribili?
Il Partito radicale transnazionale e "Non c'e' pace senza giustizia" sono convinti che la sola risposta non possa essere che un categorico "NO", in sintonia con le coscienze di tutti i soggetti della comunita' mondiale: quelle dei potenti quanto quelle dei senza potere, giacche' e' proprio nell'eliminazione di questa distinzione che risiedono il progresso e l'evoluzione dei sistemi legali civili.
Che senso avrebbe il concetto stesso di societa', se non quello di garantire quei diritti che per essere riconosciuti come inalienabili sono costati milioni di vite umane attraverso centinaia di anni?
Il Partito radicale transnazionale e "Non c'e' pace senza giustizia" desiderano riconfermare la loro fiducia in un ruolo internazionale delle Nazioni unite capace di profittare di questo momento idoneo per condurre alla creazione di un Tribunale penale internazionale permanente, la cui missione ed autorita' consisterebbe nel salvaguardare quegli inalienabili diritti umani summenzionati.
Sollecitiamo quindi le Nazioni unite ed il Sesto comitato a:
- prendere coraggiosamente la decisione etica di dichiarare i crimini contro l'umanita', i crimini di guerra, il genocidio e l'aggressione, punibili sotto la giurisdizione di un Tribunale penale internazionale permanente a tal fine istituito;
- portare a compimento lo spossante lavoro di mesi di discussione negoziando la versione definitiva dello statuto;
- massimizzare le capacita' di reciproci rispetto e comprensione al fine di raggiungere un accordo sulle varie questioni giuridiche, tecniche ed amministrative che sono implicate dalla creazione del Tribunale internazionale.
- cogliere l'occasione della generosa offerta del governo italiano di ospitare una conferenza internazionale per fissare una data per una conferenza diplomatica nel 1997.
Il Partito radicale transnazionale e "Non c'e' pace senza giustizia", avendo lavorato su questo progetto per oltre tre anni con la comunita' internazionale di cittadini, parlamentari e membri di governi, sono ben consapevoli della difficolta' di questo compito; ma al tempo stesso desiderano ricordare a tutti i delegati ed ai loro governi l'occasione storica di offrire all'umanita' - specialmente a quella parte dell'umanita' piu' debole e senza difese -, un raggio di luce permanente, la luminosa speranza che l'approvazione di tale istituzione internazionale possa garantire la deterrenza e la persecuzione dei crimini contro l'umanita', con cio' promuovendo pace e giustizia per tutti.