Bruxelles, 13 giugno 1996
Caro Bruno,
ho letto non senza stupore la tua intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera. Ci conosciamo ormai da tanti anni e mi ricordo bene i tuoi numerosi interventi nei congressi e nei Consigli Generali del PR ai quali decidevi, con la consueta voga oratoria, di partecipare e di portare i tuoi contributi.
A me pero' il PR non sembra né morto né morente. Certo mancano adesioni, iscrizioni che consentano lo sviluppo di questa "internazionale nonviolenta". Ma rimane sempre il partito che più di ogni altro in Italia ed in Europa ha lottato contro i regimi fascisti-comunisti di Milosevic e Karazdic e che lotta contro la dittatura cinese per assicurare il rispetto dei diritti civili e politici in Cina e la liberazione del Tibet occupato.
Forse non ne sei a conoscenza o forse invece ritieni queste ed altre nostre battaglie non importanti perchè non appartenenti esclusivamente alla lotta politica "italiana": ma in Spagna a combattere contro il regime franchista chi ci ando'? A quella stagione di democrazia internazionale contro i fascismi "storici" e di maniera, non mi pare ci fossero soltanto spagnoli ?
Noi stiamo combattendo (anche se sicuramente con tanti limiti) per la libertà del Tibet e per la democrazia in Cina, per la istituzione del Tribunale Internazionale Penale Permanente contro i crimini di guerra, per la moratoria delle esecuzioni capitali, per denunciare le convenzioni internazionali che regolamentano il regime proibizionista sulle droghe, per la definizione di una lingua internazionale per arrivare ad una effettiva democrazia linguistica. Per tutto questo stiamo cercando di far vivere il Partito Radicale, transnazionale e transpartito. Le potrai giudicare solo slogan. Personalmente sono convinto che non lo sono. E non per questo non mi rendo conto della distanza che ci separa ancora da quella consistenza minima che sarebbe necessaria.
Non voglio credere, e non ci credo perché conosco il tuo essere "bastion contrario" sempre e comunque, che la tua affermazione "io non l'ho mai amato il Pr" sia in fondo vera. Anzi....
Caro Bruno, spero davvero che siano "tutte stronzate", solite dei giornali italiani e non solo italiani.
Con affetto,
Olivier Dupuis