Seconda Conferenza Internazionale dei Tibet Support Group
Bundeshaus, Bonn, Germania, 14-17 Giugno 1996
(organizzata dal Dipartimento per l'informazione e le relazioni internazionali del governo tibetano in esilio in collaborazione con la Fondazione Friedrich Neumann)
Tra il 14 e il 17 giugno 1996 circa 250 rappresentanti dei Tibet support group (TSG) provenienti da 60 paesi si sono incontrati nella capitale tedesca Bonn nel palazzo del parlamento, Wasserwerk, per sviluppare nuove strategie e piani di azione in sostegno alla lotta per la liberta' del popolo tibetano. Sua Santita' il Dalai Lama ha onorato della sua presenza la conferenza, indirizzandovi un saluto durante la sessione inaugurale, sottolineando la necessita' di continuo e crescente sostegno internazionale per la lotta nonviolenta dei tibetani. Sua Santita' ha reiterato il Suo impegno alla nonviolenza e sottolineato come la lotta tibetana possa essere di modello per per un nuovo modo nonviolento di risolvere i conflitti, mentre se gli sforzi tibetani fallissero per mancanza di sostegno sufficiente, cio' significherebbe una tragedia per la nonviolenza, con ripercussioni ben oltre il Tibet.
Il Dalai Lama ha riaffermato ancora che, quantunque il Tibet fosse uno stato indipendente ed abbia quindi il diritto di riconquistare la propria indipendenza, egli continua ad essere disposto a negoziare sulla base della posizione di Deng Xiao Ping, per la quale tutto potrebbe essere negoziato e risolto, eccetto la piena indipendenza. Il Dalai Lama si e' detto certo che una soluzione reciprocamente accettabile potrebbe essere trovata, se avessero luogo seri negoziati. Al fine di salvare il Tibet e nell'interesse di prevenire la distruzione dell'identita' e della cultura tibetane, il Dalai Lama ha dichiarato che sarebbe pronto a prendere in considerazione una reale autonomia per il Tibet. Ma l'insistenza cinese nel pretendere che il Tibet faccia parte della Cina rende importante per noi e i Tibet Support Group capire il vero status del Tibet, e proclamare la verita': che il Tibet e' un paese occupato.
PIANI DI AZIONE, RACCOMANDAZIONI E CONCLUSIONI DELLA CONFERENZA
Obiettivo strategico comune
I partecipanti alla conferenza hanno dibattuto e deliberato per due giorni e mezzo. Lunedi' 17 giugno si sono accordati che il principale obiettivo strategico comune consista nel conseguire l'inizio di effettivi negoziati senza precondizioni tra i governi cinese e tibetano, con lo scopo di trovare una soluzione che porti alla fine delle sofferenze del popolo tibetano, secondo il diritto di quel popolo all'autodeterminazione. Nella conferenza era palpabile un senso di urgenza in tale direzione. Bisogna persuadere gli altri governi - singolarmente, regionalmente e nelle sedi internazionali -, di adottare l'inizio di tali negoziati senza condizioni come elemento fondamentale delle loro politiche sulla Cina e il Tibet. Una soluzione della questione tibetana attraverso il dialogo e' essenziale non solo per i popoli cinese e tibetano, ma anche per la comunita' internazionale nel suo insieme, comunita' che necessita di dimostrare chiaramente di riconoscere e sostenere un approccio nonviolento per giungere alla solu
zione dei conflitti. A questo obiettivo strategico generale devono ispirarsi tutte le attivita' dei Tibet Support Group, comprese quelle proposte nel presente piano di azione.
Il Panchen Lama
Profonda preoccupazione e' stata espressa sulla persistente detenzione del giovane Panchen Lama da parte delle autorita' cinesi. Una campagna specifica per la liberazione dell'undicesimo Panchen Lama dovrebbe essere lanciata il 10 dicembre.
Iniziative parlamentari e governative
Sollevare la questione tibetana presso l'Unione inter-parlamentare (IPU). I Tibet Support Group avvicineranno i parlamentari dei loro rispettivi paesi che sono membri dell'Unione inter-parlamentare. A breve termine le iniziative saranno incentrate sulla 99-esima conferenza dell'IPU, in programma a Pechino dal 16 al 20 settembre 1996. Il Tibet Support Group danese assumera' la guida di questo tentativo, e in relazione a questo evento sta preparando un documento sull'IPU ad uso di tutti i TSG. L'obiettivo a lungo termine consiste nell'ottenere lo status di osservatori all'IPU per i parlamentari tibetani.
Manuale per l'attivita' parlamentare
Per i TSG sara' prodotto un manuale di lobbying parlamentare, contenente informazioni su precedenti attivita' e risoluzioni parlamentari, e consigli su come fare lobby. Sara' preparata una bozza di manuale che sara' tradotta dove necessario e adattata alle circostanze locali delle varie regioni del mondo da un TSG per ciascuna regione. Il Ministero per l'informazione e le relazioni internazionali del governo tibetano in esilio ha intrapreso in India la preparazione di un tale manuale per l'ottobre di quest'anno.
Summit del G7
Data la difficolta' riscontrata da questa conferenza di convincere singoli governi di prendere posizione individualmente, il prossimo incontro del G7 sarebbe l'occasione per una significativa concentrazione di sforzi lobbisti per ottenere l'adozione da parte dei membri del G7 di una posizione favorevole sul Tibet. La Campagna internazionale per il Tibet (ICT) spedira' un briefing sulla campagna ai paesi membri del G7 ed agli altri che possono avervi influenza (ad esempio i paesi dell'Unione europea).
Ammissione della Cina alla Organizzazione mondiale per il commercio (WTO)
La richiesta cinese di ingresso nella Organizzazione mondiale per il commercio fornisce una importante occasione per focalizzare l'attenzione sul Tibet: Asia Watch ha assunto una dura posizione sulla richiesta cinese, e sulla questione la ICT sta per completare un documento diretto a collegare l'ammissione della Cina a significativi negoziati tra Cina e Tibet, il quale documento puo' essere utilizzato dai Tibet Support Group per contrastare una ammissione incondizionata della Cina al WTO.
Coordinamento con la Convenzione parlamentare mondiale sul Tibet (WPCT)
Le decisioni e risoluzioni della WPCT dovrebbero essere tenute in considerazione nell'intraprendere azioni di lobby parlamentare, ed effettuati sforzi in loro sostegno. Una importante decisione presa nell'ultimo meeting della WPCT a Vilnius consistette nell'intraprendere sforzi a livello mondiale affinche' fossero tenute audizioni parlamentari sul Tibet, audizioni nelle quali fossero incluse la questione dello status legale del Tibet e la legittimita' delle pretese cinesi sul Tibet. Diverse di queste audizioni hanno gia' avuto luogo, ed altre dovrebbero essere incoraggiate sulla base di questi precedenti.
Raggiungere il popolo cinese
La conferenza ha sottolineato l'importanza di raggiungere il popolo cinese in Cina e all'estero. I TSG possono anche giocare un ruolo nell'incoraggiare incontri tra cinesi e tibetani a livello personale, cercando punti in comune e non soltanto marcando le differenze. C'e' bisogno di trovare vie di maggiore diffusione di informazioni sul Tibet tra i cinesi, dentro e fuori la Cina.
Relazioni commerciali internazionali con la Cina
Le concezioni su una politica appropriata da parte dei TSG circa le grandi aziende con interessi in Cina e Tibet e sul commercio con la Cina spaziano dal boicottaggio sanzionatorio da un lato, alla cooptazione come partner delle organizzazioni d'affari e investimenti che operano in Cina dall'altro. In questo contesto i principi guida adottati dal governo tibetano in esilio, e lo sul fare affari in Tibet preparato dalla ICT dovrebbero servire come importanti indicazioni nel determinare le singole politiche dei TSG. Ci fu un maggiore consenso sul boicottare beni che possano essere specificamente individuati come prodotti da lavoro forzato o carcerario. Sulla questione i Colorado Friends of Tibet si collegheranno con la Fondazione Laogai. Nel futuro potranno prendersi altre iniziative. I Tibetani hanno rilevato che anch'essi, come comunita', necessitano di intensificare i loro sforzi in relazione a qualsiasi boicottaggio.
Il dumping di prodotti economici da parte della Cina nel mondo, in particolare in america latina e nei paesi in via di sviluppo, e l'impatto negativo di questa pratica sull'occupazione in quei paesi puo' essere strategicamente usato nel coinvolgere sindacati, governi e organizzazioni di categoria sulla questione tibetana. Si richiede una esperta analisi dell'economia cinese, unitamente ad informazioni sulle perdite e profitti delle societa' con affari in Cina. C'e' inoltre bisogno di una analisi sugli effetti degli investimenti cinesi in alcuni paesi in via di sviluppo e in america latina, e sul pericolo che i contratti non vengano onorati, effettuati degli investimenti perdenti ed appropriazioni indebite di fondi. Alcuni documenti su questa questione saranno compilati dai Colorado Friends of Tibet.
Coordinamento e condivisione delle informazioni
E' di importanza cruciale per i TSG avere accesso per tempo ad informazioni accurate. E' disponibile una grande quantita' di informazioni sugli sviluppi in Tibet, sulle attivita' parlamentari e governative, sui progetti di sviluppo e sulle attivita' dei TSG quali studi su diverse questioni. La conferenza ha espresso l'urgente necessita' di rafforzare l'esistente capacita' di rete di posta elettronica dei TSG: l'obiettivo dovrebbe essere quello di collegare tutti i TSG al piu' presto possibile, e a tal fine diverse iniziative saranno intraprese:
Il Comitato canadese per il Tibet distribuira' una lista di risorse informatiche. Per qui TSG che non dispongono di posta elettronica, un "sistema sbocciante" sara' istituito dal Comitato canadese per il Tibet per trovare singoli individui che aiutino i TSG che hanno accesso all'Internet a farne uso effettivo. Per quei TSG che non hanno accesso alla posta elettronica, un "germoglio" li assistera' per collegarsi o, qualora cio' non fosse possibile, fornira' loro le informazioni necessarie via fax o posta tradizionale. Anche l'instaurazione di questo sistema sara' curata dal Comitato canadese per il Tibet. I rappresentanti dei TSG hanno sottolineato la necessita' di una migliore distribuzione di informazioni ai TSG su argomenti come gli sviluppi in Tibet , le posizioni del governo tibetano in esilio su varie questioni, le campagne ed iniziative di altri TSG, le iniziative di governi e parlamenti sul Tibet, e documentazione, (nuove) pubblicazioni ed altri materiali disponibili sul Tibet. E' stata esaminata la p
ossibilita' che questo sia organizzato dall'India. Il governo tibetano in esilio ha dichiarato che incaricherebbe una persona presso il Dipartimento per l'informazione e le relazioni internazionali del compito specifico di inviare tali informazioni e mantenere i contatti con i TSG. Anche altre opzioni sono state esaminate. La necessita' di qualche migliore forma di coordinamento tra TSG su base regionale e internazionale e' stata sentita da molti partecipanti. Questo dovrebbe avvenire senza creare nuove sovrastrutture ma piuttosto usando quelle esistenti. Incontri periodici dovrebbero tenersi ai livelli regionali e internazionale, preferibilmente ogni tre anni. Inoltre sara' esaminata la possibilita' di affidare ad una persona, per esempio in India, il compito di facilitare tale coordinamento.
Approfondimenti regionali
Condizioni specifiche in diverse regioni del mondo richiedono strategie adatte ad esse. Le aree europea e latino-americana richiedono alcuni specifici adattamenti di strategia. Alcune delle conclusioni raggiunte si trovano altrove in questa dichiarazione. E' stata riscontrata l'importanza di sviluppare sostegno per il Tibet nei paesi asiatici, africani, del pacifico e dei caraibi, e a tal fine i TSG si aspettano un ruolo guida del governo tibetano in esilio. In questa fase l'enfasi dovrebbe essere sulla creazione di TSG in alcuni paesi selezionati, e rafforzare quelli nuovamente stabilitisi. In particolare il TSG sudafricano ha bisogno di assistenza. Maggiori possibilita' di sviluppare attivita' puo' esserci nei paesi che riconoscono Taiwan. E' essenziale che siano comprese ed utilizzate la situazione specifica e le condizioni politiche e culturali, cosi' come le affinita' di ogni paese. Quindi, ad esempio, la questione dei test nucleari avra' risonanza nel pacifico, e quella del colonialismo nei paesi afric
ani. Cosi' come fu vero per l'interesse iniziale in europa e altrove, la consapevolezza in quei paesi dovra' soprattutto essere sviluppata attraverso, ad esempio, attivita' educative sulla cultura tibetana.
Sviluppo economico del Tibet
Qualsiasi progetto economico o di sviluppo pianificato od effettuato in Tibet deve essere valutato sulla base dei danni o benefici che puo' portare al popolo tibetano, ed in particolare dei suoi effetti sulla politica cinese di trasferimento dio popolazioni. Al fine di intensificare il monitoraggio e la reazione a questi programmi, i TSG cercheranno informazioni sui progetti sostenuti da singoli governi, dall'Unione europea, dalle agenzie internazionali e dalle organizzazioni non-governative e li analizzeranno. Dovrebbe poi essere preparata una base di dati sui progetti in Tibet per rendere queste informazioni disponibili ad altri. Dove lo si ritenga appropriato possono essere organizzate delle campagne. Tibetani che hanno recentemente lavorato in Tibet hanno sottolineato il bisogno di sostenere piccole iniziative private in Tibet che abilitano ed aiutano i tibetani nei campi dell'educazione, salute e sussidio per i poveri. D'altra parte dovrebbero essere minuziosamente esaminati i progetti che direttamente
o indirettamente beneficiano le autorita' e colonizzatori cinesi.
Abuso delle donne
La conferenza ha espresso la sua dura condanna del trattamento delle donne in Tibet, con particolare riferimento alle politiche di sterilizzazione ed aborto forzati.
Ambiente
Si mette in risalto che l'attenzione dovrebbe concentrarsi nei prossimi anni sulle questioni ambientali - la distruzione dell'ambiente, l'industria nucleare e il conseguente inquinamento, i test nucleari nel Turkestan orientale -, che dovrebbero divenire parti integrali del lavoro dei TSG. La conferenza ha deciso di intensificare la protesta contro gli esperimenti nucleari nel Turkestan orientale.
CAMPAGNA SPECIFICA
10 marzo, manifestazioni coordinate e sventolio di bandiere
Circa 600 municipalita' hanno ufficialmente sventolato la bandiera nazionale tibetana il 10 marzo di quest'anno, per iniziativa del Partito radicale transnazionale. Si e' convenuto che questa iniziativa dovrebbe essere intensificata da tutti i TSG a livello mondiale. L'obiettivo e' di cercare di ottenere che 6000 municipalita' in tutto il mondo sventolino la bandiera tibetana il 10 marzo 1997. Nello stesso giorno, i TSG dovrebbero anche riunirsi in grandi manifestazioni regionali: Ginevra per l'europa (alle Nazioni unite), Nuova Delhi per l'asia, eccetera.
Appello parlamentare al segretario generale delle Nazioni unite per premere per i negoziati
I TSG sosterranno l'iniziativa del Partito radicale transnazionale di ottenere 2000 firme di parlamentari ed un incontro con il segretario generale delle Nazioni unite per sollecitarlo a ricevere il Dalai Lama.
Petizione popolare / invio di lettere al segretario generale delle Nazioni unite per premere per i negoziati
E' stata suggerita una campagna di invio di lettere al segretario nazionale delle Nazioni unite chiedendogli di applicare le risoluzioni passate sul Tibet fornendo i suoi buoni uffici per portare a negoziati tra Cina e Tibet. I sostenitori del Tibet sono invitati a scrivere lettere al segretario generale delle Nazioni unite affinche' applichi la risoluzione dell'assemblea generale delle Nazioni unite sul Tibet. Le lettere sono da inviarsi anche alle missioni diplomatiche alle Nazioni unite ed ai ministeri degli esteri. I dettagli di questa campagna sono in via di definizione. A livello nazionale, l'Associazione di amicizia indo-tibetana e il Comitato himalaiano di azione per il Tibet hanno iniziato una propria campagna indirizzata al loro governo. Simili campagne possono essere lanciate in altri paesi.
Campagna di Hong Kong
E' stato sviluppato un piano per usare il ritorno di Hong Kong alla Cina per richiamare l'attenzione sul Tibet. I sostenitori del Tibet a Hong Kong creeranno consapevolezza tra i cinesi sulle questioni tibetane, i TSG metteranno in risalto la rilevanza per Hong Kong di quanto sta accadendo in Tibet. Il TSG britannico sviluppera' una strategia consultandosi con il Dipartimento per l'informazione e le relazioni internazionali. Una strategia mediatica del TSG britannico e della Campagna internazionale per il Tibet (ICT) sara' diretta a creare sensibilita' sul Tibet nel Consiglio legislativo di Hong Kong usando il rapporto della ICT, e a raggiungere la popolazione cinese (nel contesto della strategia esistente e a lungo termine di raggiungere i cinesi oltremare) con il documento di Michael van Walt sullo Status del Tibet e il rapporto di Amnesty international.
Istituzione di un Fondo mutuo amico del Tibet
Il Milarepa Fund sta gia' lavorando sull'istituzione di un Fondo mutuo amico del Tibet e sulle relative iniziative.
Campagna perche' l'Unione europea affronti la Cina
In vista delle prossime quattro presidenze dell'Unione europea, simpatizzanti della causa tibetana (Irlanda dal prossimo luglio, Paesi bassi dal gennaio '97, quindi Lussemburgo e Belgio), un gruppo di lavoro dell'Unione europea si e' incontrato per discutere di come conquistare sostegno all'interno dell'UE per "insistere per negoziati senza precondizioni" in tutti i rapporti con la Cina. Questa campagna cominciera', con la collaborazione di Amnesty international e di Solidarieta' per il Timor orientale, all'apertura della presidenza irlandese, il mese prossimo a Dublino, sotto la guida del TSG irlandese. Il TSG britannico fornira' documenti sulle politiche dell'Unione europea sulla Cina.
Unione mondiale di donne per il Tibet
Sara' lanciata l'otto marzo 1997 e coordinata dal CSPT parigino.
Azioni in giorni specifici
Giorno internazionale della donna, 8 marzo
Giorno mondiale della terra, 22 aprile
Giorno della democrazia tibetano, 2 settembre
Compleanno del Mahatma Ghandi, 2 ottobre
Per evidenziare la natura nonviolenta della lotta tibetana e sfruttare l'occasione per intraprendere iniziative a sostegno del proposto movimento Satyagraha.
Internazionalizzazione del Movimento degli studenti per il Tibet libero
Incoraggiare tutti i TSG a dar vita a sezioni di Students for a free Tibet nei loro campus, ed incoraggiare gli studenti internazionali a coinvolgervisi.
Bonn, Germania
17 giugno 1997