"Esperanto" Radikala Asocio
Giorgio Pagano, Sek.
Via di Torre Argentina 76
IT-00186
Italio/Italia
19 agosto 1996
stimato signor Pagano,
durante il KU a Praga, i dirigenti dell'UEA hanno ricevuto la vostra lettera, in cui domandavate il nostro patrocinio per il Progetto dell'ERA "I costi della non comunicazione in Europa". La dirigenza dell'UEA ha discusso la vostra domanda.
Lo scopo del vostro progetto è calcolare il peso economico per l'UE per la mancanza di una lingua comune. Ma prevediamo che sarà molto difficile produrre cifre non controverse. Senza lo studio già sappiamo che i costi sono alti ma non facilmente confrontabili coi costi in altri ambiti della società. Inoltre dubitiamo che l'ERA offra un quadro adatto per un rapporto approvabile internazionalmente. Perciò l'UEA non è contraria all'idea del progetto, ma non intende promuoverlo.
Sebbene noi constatiamo il vostro fortissimo ed energico slancio per l'Esperanto in diversi ambiti politici, dobbiamo purtroppo constatare che questo slancio, avvenendo senza adeguato consulto con l'UEA e i nostri collaboratori, è spesso frettoloso, spesso comporta conseguenze negative sia per l'ERA che per l'UEA e per l'Esperanto. Ne è esempio la freddezza dell'Unesco sull'Esperanto, causata dalla dubbia realizzazione del Progetto Fundapax (riguardo il quale noi non siamo abbastanza informati). E dai non cordiali rapporti di membri dell'ERA col Direttore Generale ed altri funzionari dell'Unesco. Su questi problemi l'Unesco ha notificato la sua scontentezza all'UEA, credendo che essa rappresenti tutto il movimento esperantista. E questo naturalmente ha influito sui nostri rapporti con l'Unesco.
Negli ultimi anni, come sappiamo da diversi rapporti, tutti i più eminenti esperantisti in Italia e fuori, hanno tentato di collaborare, o sul Fundapax o sul Progetto, o su altro, ma i risultati sono stati insoddisfacenti.
Noi restiamo disponibili alla collaborazione con tutte le organizzazioni esperantiste, compreso il PR. Tuttavia l'UEA eviterà di legare ufficialmente il suo nome a quello del Progetto, non essendo stata consultata nella fase preparatoria, o se l'ERA trascurerà i nostri consigli, o se i risultati del Progetto saranno dubitabili o non chiari.
Spero che accoglierete positivamente la mia lettera per il progresso dell'Esperanto, e che si apra presto una strada di buona collaborazione tra l'ERA e le altre associazioni esperantiste, UEA compresa. Navighiamo nella stessa barca che si chiama Esperanto.
Sono felice di avervi potuto parlare durante il UK (Congresso), anche se per poco. Spero che sarete al prossimo UK.
Amichevolmente
Lee Chong Yeong
(Presidente dell'UEA)
Copia al: il presidente del TRP
il segretario generale del TRP