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- 10 gennaio 1997
Satyagraha: lettera al Dalai Lama

A Sua Santità il Dalai Lama

e per conoscenza a:

Prof. Samdhong Rinpoché, presidente del Parlamento in esilio

Kalon Kelsang Yeshi, Primo Ministro del governo in esilio

Kalon Tashi Wangdi, Ministro degli Esteri

Kasur Lodi Gyari, presidente dell'"International Campaign for Tibet"

Mr. Tempa Tsering, segretario del DIIR

Mr. Kelsang Gyaltsin, segretario privato di S.S.

I rappresentanti di S.S.

Bruxelles, 9 gennaio 1997

Santità,

a Strasburgo, durante la Sua recente visita al Parlamento europeo, Lei e Marco Pannella eravate concordi nel ritenere necessario e urgente approfondire i tempi, le modalità, gli obiettivi, la strategia e la organizzazione del grande movimento nonviolento, del Satyagraha mondiale per la libertà del Tibet. Una iniziativa che a sempre più persone, Tibetani e non, personalità o umili cittadini, appare come un elemento potenzialmente determinante nell'opera di convicemento delle autorità cinesi quanto all'apertura di un negoziato senza precondizioni sul futuro del Tibet tra le autorità di Pechino ed il governo tibetano.

Alla proposta del leader radicale Marco Pannella, di intanto passare alla fase operativa, organizzando al più presto un seminario (assolutamente non pubblico) tra Lei, la leadership tibetana e quella del PR per, appunto, approfondire tempi e modalità del Satyagraha, ci è sembrato che Lei, Sua Santità, abbia dimostrato un sicuro interesse.

Gli ultimi avvenimenti in Cina e nel Tibet, ed in particolare il notevole aumento di tensione recentemente avvenuto a Lhassa, ci sembrano una ulteriore comprova, se bisogno ce ne fosse, della necessità e dell'urgenza di stringere i tempi e di organizzare questo momento di comune e approfondita "riflessione operativa".

Anche sapendo delle difficoltà che derivano dal Suo agenda, Le saremmo molto grati se ci potesse far sapere se ritiene tuttora necessaria l'organizzazione di tale seminario e, se cosi fosse, se pensi che Lei ed i massimi dirigenti del Parlamento e del governo tibetano in esilio potrebbero liberare a questo effetto due giornate per svolgere questa riflessione in qualche luogo in Europa dotato delle attrezzature techniche (interpretazione simultanea) che consentino il miglior uso possibile di quel momento di lavoro.

Nella viva speranza che questo progetto si potrà concretizzare, La preghiamo di gradire, Sua Santità, i nostri più sentiti auguri per l'anno nuovo (sia quello "occidentale" sia quello tibetano che tra poco inizierà).

Olivier Dupuis

Segretario del Partito Radicale transnazionale

In allegato un primo progetto di agenda per il seminario, da finalizzare ovviamente con i vostri suggerimenti.

 
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