Non entro nel merito delle varie "questioni finanziarie" sollevate da Paolino poiche' non ritengo sia questa la sede per discuterne, in generale credo che l'unica sede per discuterne utilmente sia il congresso.
Che pero' un dirigente del partito radicale, affetto da cecita' quasi totale, senza collaborazione erogata per quattro mesi, sia stato costretto e lo sia tuttora a pagarsi, con debiti, uno strumento indispensabile per esercitare la sua attivita' politica nello stesso partito, mi sembra una vergogna ed una intollerabile ingiustizia.
Su questo punto non vi e' nulla da discutere o da approfondire: occorre sanare questa situazione e basta, aggiungo: per il futuro ma anche per il passato.