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- 19 febbraio 1997
PER IL SEGRETARIO OLIVIER DUPUIS E PER IL TESORIERE DANILO QUINTO
E P.C. PER ALTRI COMPAGNI

DA PAOLO PIETROSANTI

Roma, 18 febbraio 1997

Cari Segretario e Tesoriere,

Olivier mi ha comunicato alcuni giorni fa la vostra congiunta volontà di affrontare infine il problema dei supporti che consentano a me di essere più efficiente. La comunicazione che da voi mi è venuta risale a qualche giorno fa, ma non ho letteralmente avuto il tempo di compilare quanto mi avete chiesto prima di ora. Il dirlo è addurre da parte mia una ragione delle scuse che chiedo per il ritardo, e vi prego di credere che tutto voglio rappresentare tranne il vezzo di colui che ha troppo da fare, e che per questo ritarda pure sulle cose che lo riguardano così direttamente e drammaticamente.

La situazione è nota da molto tempo, ed è stata da me ulteriormente precisata in ogni suo termine anche abbastanza di recente. Il valore della vostra decisione è quindi chiaro, in tutte le sue implicazioni e conseguenze, che sono ad essa intrinseche.

Mi chiedete una sorta di lista, di elenco di provvedimenti da assumere da parte vostra.

Passo a stilare l'elenco, premettendo soltanto una piccola precisazione; che è precisazione di cosa ovvia e nota, e che qui trascrivo soltanto per memoria.

Non è evidentemente possibile che un dotare me di piccoli sostegni possa essere comisurato prendendo a base quelli attuali. Che esistono, e che sono stati tutti da me sostenuti. Da me, e quindi commisurati, nella loro entità, alle mie possibilità di persona che per mesi non ha percepito una lira, tra l'altro. E tanto più questo è ovvio ed evidente visto che i supporti assolutamente insufficienti e minimissimi di cui da solo mi sono fatto carico nell'interesse e in funzione della mia efficenza nel lavoro per il partito, ho di quelli potuto dotarmi non contro ma certo nonostante la volontà di segno opposto dei responsabili del partito. E dico questo sulla base di parole anche scritte che mi hanno raggiunto.

E' dunque chiaro che il parametro di base non può essere quello, e non vi è nemmeno bisogno di dirlo, tanto più che anche supporti non costosi da me richiesti sono stati negati ripetutamente, così che è evidente essersi mutata la decisione politica che ha portato per così tanti mesi a negare ogni aiuto. Mutate condizioni politiche, che certo non legittimano alcuna delle decisioni politiche precedenti.

Passo dunque all'elenco, che non può che essere provvisorio, viste le valutazioni politiche che la nuova situazione comporta.

- In primo luogo va detta una cosa, ragionevole. La mia condizione non è sanabile con nulla, come sanno quanto meno coloro contro i quali sono andato a cozzare camminando senza bastone bianco. Il problema non può essere affrontato nalla ottica di sanare il non sanabile. il più grande lottatore di Sumo non potrà mai eccellere nel ciclismo su pista. Uno come me - per rimanere nelle metafore sportive - può andare bene nel tiro alla fune, o nel sollevamento pesi; ma il tiro con l'arco è fuori portata, quali che siano i supporti di cui uno possa dotarsi.

- E' necessario dotarmi di collaborazioni personali. Se dovessi esporre quel che serve, in relazione anche soltanto a ciò che mi impegna oggi. Mi occorre una persona a tempo pieno e una a metà tempo.

Ripeto che è assolutamente inadeguato, e nemmeno ci sarebbe bisogno di dirlo. Patisco, per quanto mi riguarda, un certo rapporto con il partito, del quale mi sento assai più che un azionista. E il padrone, il copadrone di una impresa sta attento a non buttare via nemmeno un foglio di carta, senza averlo utilizzato fino in fondo.

Precisando: La persona e mezza la scelgo io, e le condizioni le fisso io. Il quantum lo fisso io, secondo le necessità, e dopo avere sondato le disponibilità da parte dei responsabili del partito. Il cosiddetto rimborso verrà versato direttamente alle persone di cui sopra, ma è evidente che la funzione delle persone è esclusivamente determinata da me.

- Computer. Il punto è importante. La sede di Torre Argentina - e non so quali altre - stanno dotandosi di nuovi computer, molto avanzati. Io ho bisogno di una macchina che funzioni, anche perché la mia non funziona da mesi, come sanno tutti (ma se non si fosse saputo sarebbe la stessa cosa).

I nuovo computer sono abbastanza costosi, perché tecnologicamente avanzati, e molto dotati. Io utilizzo attualmente un dispositivo che consta di un software e un piccolo hardware che acquistai oltre tre anni fa e che posi a disposizione del mio lavoro al partito. Con ogni probabilità esistono oggi delle cose molto molto più efficienti del dispositivo che acquistai io a suo tempo, anche se non ho mai avuto il cuore di informarmi in proposito, viste le mie condizioni finanziarie che mai mi hanno consentito di acquistare un computer. Ho comunque senza dubbio necessità di un portatile. Sto andando avanti con registratori in cui accumulo molte informazioni, e che poi mi impongono di perdere un sacco di tempo per recuperare il loro contenuto, onde ordinarlo. Non vi è dubbio che mi occorre un prtatile vero.

Considerando che i nuovo computer che arrivano al partito potrebbero non essere adeguati alle mie necessità (per essere più preciso: non sono adeguati alla macchinina che uso oggi), credo che la cosa migliore, anche per risparmiare, sia acquistare per me una macchina su cui possano girare i programmi giusti, avanzata per quanto serve (per sempio, uno schermo a colori non serve poi granché a uno come me...) ma che sia costituita da un portatile che si infila chiuso nel desk-top. Esistono, son sicuro. Questo consentirebbe il vantaggio di avere una postazione comoda in sede, e insieme un portatile per le varie e molteplici necessità. Il mio problema è che anche partecipare ad una riunione senza computer è per me piuttosto pesante.

Mi sembra dunque che la cosa migliore sarebbe per quanto mi riguarda tenermi fuori dalla lista di coloro che avranno in uso il computer nuovo che arriva, e prevedere una macchina scelta sulla base delle necessità più specifiche. Mi sembra che questo ridurrebbe i costi. Quel che dunque mi occorre è potere investire una persona che se ne intende, non tanto di computer in generale, ma di applicazioni per ciechi, e trovare la soluzione più aggiornata e utile.

A questo aggiungo una cosa, che mi dà anche la occasione per una piccola descrizione per capire una condizione che sono io il primo a capire non essere facilemnte comprensibile dagli altri. Chiunque può leggere una cosa a letto, un libro, un giornale. Io posso farlo ugualmente, ma soltanto con un computer che ronzi lì vicino. Scusate, ma un computer dismesso dal Partito dopo il rinnovo del parco (purché non sia quello su cui tento di lavorare ora, che è rotto da molti mesi) un computer di quelli dismessi, e che in termini di valore di mercato equivale a circa zero, io a casa lo porterei. Purché sia almeno 386sx o superiore, come potenza, altrimenti la sintesi vocale non ci gira. Questo vale però solo e soltanto se dopo il rinnovo del parco computer ne rimarranno di inutilizzati, o di non adeguatamente utilizzati.

Insomma, occorre la possibilità di chiedere a chi se ne intende e ha competenza specifica una consulenza. Anche perché mi dicono che quegli stupendi computer che stanno per arrivare a Torre Argentina non sono - sembra - così facilmente adeguabili alle mie necessità, e richia di essere uno spreco per me. Per economia e economie, meglio pensarci meglio, e da subito.

Beninteso, non si tratta di macchine speciali: ma solo delle macchine più adeguate. Così come quando il partito ha deciso di acquistare nuove macchine ha comprato quelle più adeguate alle necessità e alla utilità del lavoro, lo stesso vale per la specificità mia.

- Una necessità basilare è l'approvigionamento di testi su supporto magnetico. Molto c'è in Internet, ma io non sono in grado di accedervi. Non si tratta di possibilità tecnica, che pure esiste. Ma va considerato che per girare anche soltanto in un ambiente a me notissimo come è Agorà a me costa non un tempo multiplo di alcune decine, ma di centinaia di volte rispetto al tempo che serve ad un vedente. Il problema non è tecnico, ma di aiuto a ricercare testi. Per questo occorre un aiuto, e un aiuto certo. Sia per quanto riguarda i testi che ci sono in Internet e similia, sia per quanto riguarda l'uso dello scanner del partito. Non posso permettermi uno scanner. E al partito ve ne è uno. Il problema è la sua disponibilità, che sia assicurata.

- Altra questione è quella più generale, dei costi che uno come me, per fare alcune cose, deve sostenere. Come è noto posso muovermi da solo con una certa facilità, ma non posso raggiungere luoghi che non conosco perfettamente da quando ci vedevo. Per dirne una, io spendo molto denaro in taxi. Molto; ed esclusivamente per ragioni di impegno nel partito. Questo è un esempio, e non è, in senso stretto, un problema. Il problema è quello generale della natura dei cosiddetti rimborsi che percepiamo. La cosa è da anni risolta, o non risolta, con soluzioni del tutto burocratiche. E va invece risolta per il valore politico che la faccenda ha. L'ho detto e lo ripeto.

Il punto è nella natura del cosiddetto rimborso. E solo come conseguenza della sua entità.

propongo un esempio, sul quale spero rifletterete nel modo giusto, visto che si presta, quanto meno per la sua collocazione qui, a qualche equivoco: confido quindi nella vostra intelligenza.

Esistono dei dispositivi relativamente costosi che forse - forse - consentirebbero a me di leggere alcune cose, quali brevi testi, o di capire cosa ho d'avanti, o sul tavolo. Dico forse, perché non ho mai nemmeno provato questi dispositivi. Non li ho mai provati perché, pur potendo essere abbastanza risolutivi di alcuni problemi grossi, se ne avessi verificato l'efficienza sarei stato frustrato dal non potere permettermeli. Scusate la confessione, ma è così, e non mi sembra necessario nascondere qualche timore che mi riguarda o che mi ha riguardato. Il mio timore era dunque quello di patire una frustrazione derivante dalla possibile funzionalità e adattabilità al mio pur minimo residuo visivo di alcuni dispositivi.

Ecco, un esempio. Che probabilmente aiuta ulteriormente a capire cosa intendo.

Mi fermo qui, per ora. Tanta rivoluzione, rispetto al pregresso e al consolidato quasi mi sconvolge; Per la soluzione di contiunità che radicalmente fissa. Soluzione di continuità che certo non sana nulla, se non e parzialmente, a far data da oggi - ma non c'è nemmeno bisogno di dirlo, giacché le scelte politiche hanno la loro storicità, e che lo sappiamo tutti.

Buona giornata

Paolo P.

S.E. & O. - sempre correggibili. E qui le omissioni sono numerose. Verranno le integrtazioni, in corso d'opera.

P.S.: qui non c'entra nulla, beninteso. Ma occorre certamente porre mano e subito ad altre faccende. urgentissime. Che riguardano la efficenza della struttura rispetto a scadenze ravvicinate.

 
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