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- 24 maggio 1997
PE/Mongolia interna: proposta di risoluzione

Proposta di risoluzione sulla situazione in Mongolia interna e sulla condanna del fondatore del "Southern Mongolian Democracy Alliance", Sig. Hada

depositata secondo l'articolo 47, paragrafo 1 del regolamento

da Olivier Dupuis, Gianfranco Dell'Alba e Jean-François Hory

Il Parlamento europeo,

- viste le sue precedenti risoluzioni sulle violazioni dei diritti dell'uomo nella Cina Popolare e nei territori annessi;

a. considerando il fatto che la Repubblica Popolare di Cina abbia continuato, a partire dall'occupazione nel 1947 sino ad oggi, nella propria politica di repressione verso la popolazione della Mongolia Interna che ha portato lungo 50 anni di amministrazione cinese alla scomparsa di oltre 150.000 mongoli e all'imprigionamento di quasi 800.000 di essi;

b. considerando l'arresto con l'accusa di separatismo, la condanna a 15 anni e la privazione dei diritti politici per la durata di 4 anni, del Sig. Hada, fondatore della "Southern Mongolian Democracy Alliance" (SMDA);

c. considerando inoltre i recenti episodi accaduti a Hohhot, capitale della Mongolia interna, che hanno portato all'arresto di numerosi attivisti della SMDA impegnati in iniziative di tutela del patrimonio culturale e linguistico mongolo;

d. denunciando il costante ricorso ai trasferimenti di popolazione nella Mongolia Interna che hanno condotto all'insediamento, volto a stravolgere la composizione etnica di questa regione, di oltre 20 milioni di cinesi riducendo sempre più la popolazione autoctona ad un'esigua minoranza (3.6 milioni di Mongoli secondo stime del 1992);

e. denunciando l'impiego da parte delle autorità cinesi della sterilizzazione e dell'aborto forzato quali pratiche di controllo demografico;

f. constatando che nella Mongolia interna si registra un ricorso costante alla distruzione di monasteri buddisti e attacchi continui all'integrità culturale, religiosa e linguistica;

g. considerando quindi la necessità di un continuo aperto confronto tra Unione europea e Repubblica Popolare di Cina anche e soprattutto su temi di estrema importanza quale il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali nonché le relazioni economiche e commerciali;

h. considerando che l'Unione europea ha il dovere di intervenire con tutti i mezzi messi a sua disposizione per opporsi ad ogni tipo di politica che attenti all'integrità di intere popolazioni o parti di esse, o che miri alla soppressione della loro cultura o della loro aspirazione all'autonomia;

i. vivamente allarmato dalla crescente instabilità in Tibet e nel Turchestan orientale (Xinjiang), regioni occupate dalla Repubblica Popolare di Cina, e dalle conseguenze che ciò può provocare nelle regioni circostanti;

1. condanna la politica della Repubblica Popolare di Cina tendente alla soppressione della cultura, religione e lingua della popolazione della Mongolia interna e al soffocamento di ogni legittima aspirazione all'autonomia del popolo mongolo e dei suoi rappresentanti in esilio;

2. chiede al Governo della Repubblica Popolare di Cina di avviare un dialogo politico con l'opposizione mongola affinché sia possibile trovare una soluzione negoziata e pacifica alla questione;

3. chiede al Governo Cinese il rilascio di tutti i prigionieri i cui reati non siano contemplati dalle norme e dai trattati internazionali in materia;

4. chiede al Governo cinese la immediata riapertura dei procedimenti penali a carico del fondatore della SMDA, Sig. Hada, e degli altri attivisti della SMDA arrestati, alla presenza di osservatori internazionali;

5. chiede al Governo cinese di permettere ai giornalisti e agli osservatori internazionali un regolare accesso alla Mongolia Interna;

6. condanna la ricorrente disparità di trattamento economico e politico attuata dal Governo Cinese nei confronti delle popolazioni occupate della Mongolia interna, del Turchestan orientale e del Tibet e delle altre minoranze etniche;

7. chiede alla Commissione di introdurre negli accordi di cooperazione con la Cina una clausola contro la discriminazione etnica e politica e di concepire adeguati organi di vigilanza sopra l'effettivo rispetto di tale clausola;

8. invita la Commissione ed il Consiglio ad esercitare pressioni sulle autorità della Repubblica popolare cinese affinche venga garantito il rispetto dei diritti dell'uomo e dei diritti fondamentali sia sul territorio cinese che in Mongolia interna, Tibet e Turchestan orientale;

9. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti degli Stati membri, al governo della Repubblica popolare di Cina, ai rappresentanti del Movimento mongolo in esilio, ai rappresentanti del Movimento dei popoli del Turchestan orientale in esilio, al Governo tibetano in esilio.

 
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